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Champagne e cambiamento climatico: le bollicine saranno meno buone

Champagne e cambiamento climatico: le bollicine saranno meno buone

Champagne a rischio a causa del cambiamento climatico. I produttori delle famose bollicine corrono ai ripari per salvare il gusto inimitabile del vino icona francese.

Il cambiamento climatico fa tremare la regione dello Champagne nel nord-est della Francia. Grazie al suo clima fresco e al terreno calcareo da secoli regala al mondo delle bollicine uniche, ma le cose stanno cambiando con un ritmo che preoccupa i produttori.

Il clima cambia e lo champagne corre ai ripari

C’è poco da fare, parlando di clima, le cose stanno cambiando ad un ritmo mai visto prima! I produttori di champagne lo sanno bene. Basti pensare che la vendemmia negli ultimi vent’anni è stata, man mano, anticipata di quasi un mese. Solo due decenni fa i grappoli d’uva venivano colti a cavallo delle prime giornate autunnali, nella tarda metà di settembre. Mentre oggi si inizia a lavorare tra i filare già dalla fine di agosto. Detto così può sembrare poca cosa, ma i fattori climatici che causano questo anticipo della maturazione dell’uva sono gli stessi che comportano degli effetti negativi sulla sua acidità e sul suo grado zuccherino, mettendo a rischio il prodotto finale.

Alcuni produttori di champagne per arginare il problema per ora si stanno affidando alle riserve della cantina provenienti dalle annate precedenti, in modo da ottenere un prodotto a livello con lo standard tramite delle attente miscelazioni. Tuttavia, per ovvie ragioni, questa non può essere una soluzione definitiva. Molti produttori stanno effettuando delle sperimentazioni genetiche sui lieviti, molti altri stanno scommettendo sul biologico e sul biodinamico, ma la sfida è la sempre la stessa: limitare gli effetti deleteri del cambiamento climatico. La secolare buona reputazione dello champagne è oggi a rischio, e non è di certo l’unico prodotto colpito. L’unica speranza è che la consapevolezza verso la questione climatica accresca sempre di più: quando cominciano a vacillare i giganti ignorare il problema dovrebbe risultare sempre più complicato!


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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