Cane guida, qual è la razza più adatta?
Il cane guida è un prezioso alleato nella vita di non vedenti e ipovedenti e trovare la razza più adatta per svolgere questo compito non è semplice. L’animale scelto deve avere infatti alcune caratteristiche fisiche e caratteriali che gli permettano di condurre al meglio il proprio umano di riferimento. Molto dipende comunque dall’addestramento e dal feeling tra l’amico a quattro zampe e il padrone.

Cane guida: come funziona la scelta della razza
La scelta della razza da utilizzare come cane guida coinvolge diverse considerazioni. L’amico a quattro zampe deve essere in grado di aiutare la persona non vedente o ipovedente grave a vivere la propria vita con maggiore autonomia. Il cane aiuta dunque il padrone ad aggirare gli ostacoli, a riconoscere gradini, porte, posti a sedere, fermate degli autobus e semafori, a raggiungere determinate mete verso cui l’animale conosce il percorso e a orientarsi in generale.
Il padrone mantiene il contatto con Fido attraverso la maniglia montata sull’apposita pettorina. Il cane deve quindi avere un’altezza al garrese compresa tra 50 e 65 centimetri. Un’ottima salute fa da altro fondamentale prerequisito nella selezione. L’animale deve poi mostrarsi socievole, senza tendenze all’aggressività, empatico, attento, e resistente, oltre che predisposto a eseguire i comandi.
Cane guida per ciechi: la razza migliore
Non si usa una sola razza come cane guida per persone ipovedenti e non vedenti. A livello di numeri però a dominare il quadro negli ultimi anni è senza dubbio il Labrador Retriever. A questa razza appartiene infatti circa il 70% degli esemplari certificati. Il successo di tali animali è dovuto al fatto che essi si dimostrano facilmente addestrabili, anche grazie all’amore che spesso hanno per il cibo, oltre che estremamente equilibrati, intelligenti e mansueti.
Dietro al Labrador troviamo un suo simile ovvero il Golden Retriever. Le caratteristiche fisiche e caratteriali di questo animale sono pressoché le stesse. Anni fa i cani guida erano per lo più Pastori Tedeschi ma oggi la razza risulta molto meno utilizzata a causa di problemi fisici e di temperamento.
Cane guida: dalla razza all’addestramento
La razza non fa di per sé da garanzia nella selezione del cane guida. Gli esemplari devono provenire da allevamenti affidabili e preferibilmente già implicati nell’attività. Ogni amico a quattro zampe segue poi un addestramento particolare, al termine del quale sostiene un esame. Una volta superati i primi test caratteriali il cucciolo viene affidato ai Puppy Walker. Si tratta di a una famiglia selezionata, con cui trascorre circa un anno di vita e presso cui riceve un primo addestramento.
L’animale viene a questo punto consegnato a un istruttore professionista che ha il compito di formarlo. A circa 18 mesi, se supera l’esame finale, Fido si trasferisce presso la casa del proprio umano di riferimento. Il percorso continua quindi per il resto della vita dell’animale e del bipede.
Qualsiasi manifestazione avversa durante il percorso per diventare cane guida comporta l’esclusione dell’animale dal programma, indipendentemente dalla razza. L’amico a quattro zampe deve dimostrarsi, per esempio, poco incline a distrarsi, dato che da questa predisposizione dipende la sicurezza del non vedente. Il valore di un animale così formato si aggira intorno ai 15-20.000 euro. Per ottenere un cane guida dunque deve affrontare un percorso di selezione anche la controparte umana.






