Cammino di San Giovanni: tra natura e arte da Lodi a Melzo

Il Cammino di San Giovanni, un percorso che unisce Melzo a Lodi, risponde all’esigenza provata da molti in seguito alla pandemia del 2020, di mettersi in marcia in compagnia o da soli per immergersi nella natura, riscoprire la bellezza dell’arte e della cultura e ritrovare sé stessi. Una sorta di pellegrinaggio dell’era moderna.

Come è nato il progetto
Un progetto no profit di recentissima istituzione, il Cammino di San Giovanni è un’idea nata da un gruppo di amici che hanno pensato di valorizzare qualcosa che già esisteva ma che pochi conoscono. Sfruttando le piste ciclabili esistenti tra Melzo e Lodi, i pellegrini moderni possono ammirare i bellissimi paesaggi naturali della zona e le ricchezze artistiche e culturali come borghi, chiese e castelli, autentiche testimonianze di tempi antichi. Vicino a Melzo sorge il Santuario di San Giovanni al Calandrone a Merlino. Si tratta dell’unico santuario che nel lodigiano non è intitolato alla Madonna. Da qui l’idea di un cammino ispirato a San Giovanni Battista che, attraversando la campagna lodigiana e il parco dell’Adda, arriva fino a Borgo San Giovanni, dove si ricongiunge al Cammino dei Monaci e alla Via Francigena.
Cammino di San Giovanni: 3 tappe tra Melzo e Lodi
Il Cammino di San Giovanni si snoda per poco più di 53 km lungo la campagna della Martesana e dell’Alto Lodigiano. Collega Melzo a Lodi in un percorso suddiviso in 3 tappe ideali. Ovviamente ognuno è libero di decidere come e in quanto tempo percorrere il Cammino. Si parte da Melzo e dopo circa 19 km si giunge a Merlino, dove il Santuario di San Giovanni del Calandrone rappresenta il centro naturale dell’intero Cammino. La seconda tappa da Merlino a Lodi è lunga circa 21 km . Prevede tratti di ciclabile e un tratto di strada asfaltata lungo il fiume Adda. Qui è possibile ammirare le cascate, le chiuse e il ponte vecchio di Spino d’Adda. Giunti a Lodi si passa sull'imponente ponte Napoleone, dove il 10 maggio 1796 Napoleone si scontrò contro l’esercito austriaco. La terza tappa, di 12 km, collega idealmente il Castello Visconteo di Lodi con la Chiesa di San Giovanni Battista Martire a Borgo San Giovanni.
I luoghi del Cammino: cosa vedere
Da Melzo a Lodi sono tantissime le chiese, i santuari e altri luoghi di interesse artistico-culturale che si incontrano lungo il cammino. Da visitare a Melzo sono sicuramente il Santuario di Santa Maria delle Stelle, già nel ‘400 luogo di culto del Convento dei Carmelitani, il Palazzo Trivulzio, la Chiesa di Sant’Alessandro e Margherita e la Chiesa di Sant’Andrea, dove si possono ammirare affreschi della scuola di Leonardo Da Vinci. Proseguendo lungo i sentieri ciclabili, superato il Santuario di Rezzano, si giunge a Merlino dove, in piena campagna, si trova il Santuario di San Giovanni del Calandrone. Giunti alla tappa finale, non ci si può di certo perdere il Tempio Civico dell’Incoronata a Lodi, uno dei massimi capolavori rinascimentali lombardi.
L’antico mulino di Merlino
Trasformato da alcuni anni in B&B, il Mulino Torchio di Merlino è l’unico della zona a conservare al suo interno antichi macchinari. Un tempo erano azionati dall’acqua movimentata dall’antica ruota idraulica in ferro che si vede ancora in ottimo stato sulla facciata dell’edificio. Di particolare bellezza all’interno del mulino è la macina da grano in pietra, perfettamente conservata, dove una volta si produceva farina di frumento e di mais. Lo stesso impianto veniva anche utilizzato per la pilatura del riso, ovvero la rimozione della buccia e per ricavare olio dalla spremitura dei semi di lino e di colza.
