Camminate veloci, ecco il segreto per la salute del cuore

Le camminate sono un toccasana per la salute del cuore e questo è ancora più vero quando i nostri passi sono veloci. Uno studio pubblicato in Heart ha mostrato che passeggiare a ritmo sostenuto può significare ridurre i rischi di incorrere in anomalie del battito cardiaco. Parlare di dati certi è ancora impossibile ma ora gli scienziati mirano ad approfondire la ricerca.

Quali sono i benefici delle camminate veloci per il cuore?
A concentrarsi su quali benefici portino le camminate al cuore ci ha pensato un team dell’Università di Glasgow. I ricercatori hanno certificato che cimentarsi regolarmente in passeggiate a un ritmo minimo di 5 chilometri orari sembra tradursi in un concreto ridimensionamento del rischio di incorrere in patologie relative al battito cardiaco.
Tra queste rientrano bradicardia e tachicardia, che indicano rispettivamente il battito eccessivamente lento e troppo accelerato, fibrillazione atriale, e altre aritmie ventricolari. Camminare lentamente non sembra portare agli stessi effetti positivi. La dinamica appare favorita dal fatto che passeggiare regolarmente a passo sostenuto significa contrastare il sovrappeso e gli altri fattori che possono favorire l’infiammazione.
Camminate veloci e cuore: qual è il ritmo da tenere?
Il nuovo studio dell’Università di Glasgow ha preso in esame i dati relativi a 420.925 inglesi con un’età media di 55 anni. I soggetti avevano compilato dei questionari sulle loro abitudini e sul passo tenuto durante le passeggiate. Per 81.556 individui le informazioni sono state fornite grazie a dei fitness tracker e si sono quindi rivelate più dettagliate. Il 53% dei partecipanti teneva un passo medio, compreso tra 5 e 6 km/h.
Il 41% arrivava al ritmo definito veloce, cioè a più di 6.4 km/h, mentre il 6% camminava a meno di 4.8 km/h. 36.574 soggetti, pari al 9%, hanno sviluppato nei 13 anni presi in esame malattie cardiache. A parità di condizioni, però, le camminate regolari a passo medio e veloce hanno portato a un rischio rispettivamente del 35 e del 43% più basso di incorrere in aritmie.
Sport e cuore: quanto fanno bene le camminate veloci?
Le camminate veloci sono apparse in grado di ridurre il rischio di incorrere in diverse problematiche di cuore. I pericoli di sviluppare fibrillazione atriale sono sembrati diminuire del 38% in chi adottava abitualmente un passo medio e del 46% in chi preferiva le passeggiate a ritmo sostenuto. Anche un maggior tempo dedicato alle camminate rapide si è tradotto in un contrarsi delle probabilità negative.
A essere maggiormente influenzate dalle dinamiche relative alle passeggiate sono apparse le donne under 60, in particolare quelle alle prese con ipertensione, non in sovrappeso. A camminare a ritmo sostenuto per più tempo sono risultati, però, gli uomini sani, in condizioni socio economiche non problematiche. Stile di vita, fumo, assunzione di alcol e altri fattori rimangono importanti discriminanti.
I dati sui benefici delle camminate veloci per il cuore aprono spiragli significativi. Le aritmie cardiache sono, infatti, comuni. Negli ultimi 30 anni, per esempio, le fibrillazioni atriali sono raddoppiate e nel 2019 arrivavano ad affliggere 60 milioni di individui nel mondo. Ogni passo avanti nel campo appare dunque cruciale, anche se la nuova ricerca mostra solo una correlazione e non una dinamica di causa-effetto.
Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità.
