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Camminare nella natura porta benefici al cervello

Camminare nella natura porta benefici al cervello

Un nuovo studio ha mostrato che camminare nella natura è un toccasana per il cervello, con benefici a creatività e attenzione.

È risaputo che camminare nella natura è salutare e le prove che tale attività porti benefici al cervello si stanno moltiplicando. Le ultime dimostrazioni arrivano da uno studio pubblicato in Scientific Reports. I ricercatori hanno condotto analisi rigorose e hanno evidenziato che una passeggiata nel verde è in grado di dare nuova linfa a creatività e attenzione. Gli effetti positivi non sembrano altrettanti quando l’attività viene svolta in zone urbane.

Camminare nella natura porta benefici al cervello

Camminare nella natura: benefici per il cervello 

A concentrarsi su quanto camminare nella natura porti benefici al cervello ci ha pensato un team dell’Università di Utah. Il lavoro ha dimostrato che una breve passeggiata nel verde è in grado di migliorare le prestazioni mentali in diversi ambiti. I processi coinvolti sono quelli dell’attenzione esecutiva, che si verificano nella corteccia cerebrale prefrontale

Si tratta di una componente fondamentale del pensiero di ordine superiore. Questi sono implicati in gran parte delle attività che svolgiamo durante la giornata. Tra le dinamiche influenzate rientrano quelle di memoria di lavoro, capacità di prendere decisioni e abilità di problem solving. L’attenzione esecutiva è centrale anche per la concentrazione.

Camminare nella natura: benefici soprattutto se si sceglie il bosco 

Il nuovo studio ha fornito prove estremamente rigorose del fatto che camminare nella natura porti benefici al cervello. Tra aprile e ottobre 2022 i ricercatori hanno condotto test su 32 pazienti, sottoponendoli a elettroencefalogramma prima e dopo una camminata di 40 minuti. Per l’esame sono state utilizzate attrezzature molto sofisticate, in grado di captare anche la minima attività. 

Prima dell’esercizio, e dell’EEG iniziale, è stato chiesto a ciascun soggetto di contare all’indietro da 1.000 di sette numeri in sette numeri. L’obiettivo era valutare l’attenzione dopo un compito impegnativo. A questo punto gli individui sono stati divisi in due gruppi, che hanno camminato per 40 minuti rispettivamente in un’area verde vicino all’Università e nel parcheggio di quest’ultima. I test post-passeggiata hanno rivelato che il primo gruppo mostrava un miglioramento nel controllo esecutivo, mentre il secondo no.

I benefici di camminare nella natura: come cambiano corpo e cervello 

Per quanto i ricercatori abbiano fornito prove solide a sostegno della tesi secondo cui camminare nella natura porti benefici al cervello, le domande relative alle cause di tale relazione rimangono. Alla base di questa branca della ricerca ormai sempre più sviluppata si colloca la teoria della biofilia. Secondo quest’ultima l’uomo avrebbe una tendenza innata a concentrare la propria attenzione su tutto ciò che è vivo e a sviluppare con esso un legame emotivo. 

David Strayer, fra gli autori, ha spiegato che le moderne città, in cui dominano edifici, tecnologia e automobili, sono proprio l’opposto di ciò e non stupisce, quindi, che un momento nella natura funga da occasione di ristoro cerebrale. L’attività nel verde porta, per altro, benefici ad apparato cardiocircolatorio, scheletro, tonicità dei muscoli e umore.

I ricercatori sperano che a soffermarsi sul fatto che camminare porta concreti benefici al cervello siano ora le autorità competenti. Simili considerazioni potrebbero, infatti, cambiare il modo di concepire gli ambienti urbani. Ora l’obiettivo dei ricercatori è approfondire come le distrazioni possano influire sui giovamenti dell’attività nel verde e sono determinati soprattutto a studiare l’impatto dell’uso dei cellulari.

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazione indesiderate.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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