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Bollino salva freschezza, come funziona la tecnologia alimentare antispreco

Grande quanto una moneta, il bollino salva freschezza contiene sostanze 100% naturali che aiutano la frutta a mantenersi più a lungo nel frigo.

Per far fronte allo spreco alimentare l’azienda statunitense RypLab ha ideato una tecnologia che aiuterà la frutta a mantenersi più a lungo. È un bollino salva-freschezza che si applica sull’alimento e come spiega il suo inventore, Zhafri Zainudin, “agisce come una protezione naturale, creando un rivestimento che rallenta il processo di maturazione”.

bollino salvafreschezza
FOTO: Tom Brunberg @Unsplash

Come funziona il bollino salva freschezza StixFresh

L’azienda statunitense ha accolto l’idea di Zainudin e prodotto StixFresh, un tecnologico bollino salva freschezza, capace di “allungare” la vita della frutta fino a 14 giorni. Grande quanto una moneta, lo sticker contiene sostanze al 100% naturali che riproducono gli stessi composti antimicrobici utilizzati dalle piante per proteggersi dalle malattie. In questo modo i cibi trattati sviluppano un maggiore grado brix, ovvero una maggiore ritenzione dell’umidità che, sostenendo la struttura delle cellule, aumenta la compattezza della polpa, ritardandone la maturazione.

Cosa sprechiamo

Secondo i dati del rapporto “Caso Italia” 2022 divulgati da Waste Watcher, mediamente un italiano su tre tende ad acquistare più cibo di quanto riesca realmente a consumarne. A sprecarsi nelle nostre case sono, per lo più, frutta (27%), tuberi (17%) e verdure (16%), una tendenza peraltro comune a molti paesi occidentali. Anche se in primis dovrebbero essere le nostre cattive abitudini a migliorare, la tecnologia alimentare può intervenire efficacemente sullo spreco del cibo e, come nel caso del bollino salva freschezza, aiutare i consumatori meno attenti.

Lo sticker al momento è stato testato solo sulla frutta e ha dimostrato di funzionare bene su mele, pere, agrumi, mango e melagrane, ma l’azienda spera di poter estendere questa tecnologia anche alle verdure e contribuire a dare un significativo freno allo spreco alimentare.

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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.