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Atacama, quando il deserto si ricopre di fiori

Atacama, quando il deserto si ricopre di fiori

Un fenomeno eccezionale tra Perù meridionale e nord del Cile, in un territorio che si estende per una lunghezza di oltre 1600 km. Ogni cinque anni circa la terra riarsa rinasce, trasformandosi in uno sterminato tappeto di fiori.

Nel deserto di Atacama, in Cile, ogni cinque anni succede qualcosa di prodigioso: la sabbia rovente si trasforma in un terreno abbastanza umido da dare la luce ad un tappeto floreale incredibile, composto da specie diverse di varie forme e colori. Quest’anno però si è verificato inaspettatamente, in anticipo sulla tabella di marcia di quasi tre anni, e la colpa potrebbe essere stata di El Niño.

Il miracolo della rinascita

Fauna e flora, come potrete immaginare, non sono molto varie in questa regione, limitandosi ad un pugno di specie duramente selezionate. Eppure, qualcosa di speciale succede in media ogni cinque anni, con un periodo statistico - concetto complesso per dire «periodo di tempo a cui ci riferiamo» - che varia tra i tre e i sette: il deserto cambia completamente volto, trasformandosi in una sterminata distesa di fiori. Ma come succede?

Il fenomeno ha preso addirittura un nome, desierto florido, ed è sincronizzato con delle oscillazioni climatiche che avvengono, appunto ogni 5-7 anni e vengono chiamate, quando si verificano, El Niño. Questo particolare evento climatico porta ad un anomalo riscaldamento dell’acqua nell’oceano Pacifico, che a sua volta causa un intensificarsi delle precipitazioni. In pochissimo tempo il deserto semplicemente esplode di vita, con fioriture scalate di varie piante. Nel 2017 il fenomeno si è verificato in anticipo di diversi anni, proprio in relazione all’arrivo imprevisto de El Niño, segno che il recente cambiamento climatico potrebbe rendere questo evento un po’ meno raro.

Uno dei deserti costieri più aridi

Il deserto di Atacama è abbastanza esteso da doverne classificare il clima in varie zone, anche se si può dire che in media rimane uno dei deserti costieri più aridi del pianeta, a volte sotto il millimetro di acqua all’anno. Il motivo è semplice: per la sua collocazione geografica le nuvole che dovrebbero condensarsi sul territorio si volatilizzano quando ancora si trovano in pieno oceano.

Il deserto risulta così inospitale che oltre dieci anni fa sono stati eseguiti degli esperimenti simili a quelli portati avanti dai veicoli spaziali Viking 1 e Viking 2 sulla superficie di Marte per valutare la presenza di vita sul pianeta. Il terreno del deserto di Atacama è risultato praticamente privo di materia organica. Esistono comunque alcune sacche in cui riescono a formarsi dei microclimi particolari, dove l’umidità dall’oceano tra le dune di sabbia e alcune piante si sono adattate per dissetarsi con la nebbia.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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