Le api selvatiche in Europa sono ufficialmente a rischio estinzione
Le api sono a rischio estinzione e questo è un problema per tutti. Sull’azione degli impollinatori si basa infatti la sopravvivenza di ecosistemi e colture ma la situazione continua a peggiorare. La IUCN ha ora ufficialmente classificato come in pericolo anche le api selvatiche in Europa. Tali insetti sono spesso poco studiati e ora cercare strategie per salvarli è prioritario.

Api mellifere: lo stato di estinzione
A ottobre 2025 l’International Union for Conservation of Nature ha aggiornato le proprie valutazioni e ha definito le api selvatiche a rischio estinzione in Europa. Le informazioni trovate con fatica hanno mostrato che in tutto il Vecchio Continente gli impollinatori che fondano colonie in natura senza l’aiuto dell’uomo sono in declino. Le popolazioni di api sono diminuite del 56% negli ultimi 10 anni.
La crisi continua però ormai dall’inizio degli anni 2000. Sono quindi circa 100 in più le specie di Apis Mellifera classificate come a rischio. I numeri sono cioè più che raddoppiati. Nel 2014 il bilancio parlava di 77 specie su 1.928 in pericolo, mentre oggi si è toccata quota 172.
Le api sono a rischio estinzione in Europa?
I nuovi dati ci mostrano che le api selvatiche in Europa sono troppo vicine all’estinzione. Siamo abituati a guardare al bilancio degli insetti curati dagli apicoltori, già di per sé drammatico, ma oggi sappiamo che agli insetti che vivono in natura va anche peggio. Fino al 2014 la classificazione riguardo allo stato della specie si limitava a riportare un’insufficienza di dati su cui fare valutazioni.
Ora uno sforzo condiviso frutto del progetto Honey Bees Watch ha permesso di ottenere informazioni più attendibili, sebbene non esaustive. Le api selvatiche restano però troppo spesso non studiate e i piani di conservazione a esse dedicate scarseggiano. In aree come Scandinavia, Balcani, Paesi Baltici ed Est Europa i rilievi rimangono carenti.
Perché le api selvatiche europee sono a rischio estinzione?
I fattori che stanno conducendo le api selvatiche sull’orlo dell’estinzione in Europa sono diversi. L’utilizzo massiccio di fertilizzanti e pesticidi dannosi è in cima alla lista degli indiziati insieme alla perdita degli habitat adatti alla nidificazione della specie. Mentre l’uomo espande il proprio range di azione, infatti, boschi, foreste, corsi d’acqua, prati e siepi scompaiono.
Il riscaldamento globale fa poi la sua parte alterando gli equilibri. Nel nuovo clima i parassiti portatori di malattie prosperano e la diffusione delle specie invasive a scapito di quelle autoctone contribuisce a peggiorare il quadro. In questi ambienti complessi e poveri di risorse talvolta si innescano pesino situazioni di competizione tra gli impollinatori selvatici e quelli domestici.
L’uomo è chiamato ad agire per evitare l’estinzione delle api selvatiche europee. Non si tratta infatti solo di salvare un animale iconico ma anche di attrezzarsi contro la crisi alimentare, dato che dall’azione degli impollinatori dipende circa l’80% delle colture. Gli insetti che si muovono in natura fanno anche da importante serbatoio di diversità genetica ed è su di essa che si costruisce la resilienza di una specie.






