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Pesticidi, in combinazione causano gravi danni alle api

Pesticidi, in combinazione causano gravi danni alle api

Uno studio ha dimostrato che le combinazioni di pesticidi possono causare gravi danni alle api da miele persino in dosaggi contenuti.

I pesticidi in commercio sono ormai diversi e molti di essi sembrano in grado di procurare danni alle api anche in quantità teoricamente sicure. A fare la differenza è in realtà la combinazione di diverse sostanze che, interagendo tra loro, minacciano la salute dei preziosi insetti. Uno studio pubblicato in Environmental Pollution ha evidenziato dati preoccupanti sulla questione e ora approfondire la ricerca appare d’obbligo.

Pesticidi, in combinazione causano gravi danni alle api
@envatoelements

Che danni provocano le combinazioni di pesticidi alle api? 

A concentrarsi su come le combinazioni di pesticidi provochino danni alle api ci ha pensato un team dell’Università di Würzburg. Le larve vengono nutrite dalle operaie adulte con una miscela di polline e nettare. Entrambe queste sostanze, e in particolare la prima, contengono in genere tracce dei fitofarmaci presenti nell’ambiente ed è qui che iniziano i problemi. Diversi insetticidi e fungicidi sono stati vietati per evitare di danneggiare gli impollinatori. 

Persino quelli ancora in commercio, però, non si rivelano del tutto sicuri, soprattutto se entrano nel corpo dei piccoli animali formando un cocktail. L’interazione di Acetamiprid, insetticida neonicotinoide ancora utilizzato in Europa, Boxalid e Dimoxistrobina, fungicidi molto diffusi, hanno rivelato proprio simili caratteristiche. Nei dosaggi autorizzati essi non risultano singolarmente pericolosi. Insieme appaiono, però, capaci di influenzare tanto le possibilità di sopravvivenza degli insetti, quanto il loro benessere generale.

Pesticidi: effetti sulla salute e danni alle api 

Per verificare quali danni possano causare alle api i cocktail di pesticidi i ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti su colonie di insetti allevati in laboratorio e nutriti con polline contaminato. Ne è emerso che l’Acetamiprid in basse concentrazioni non causa problemi. A concentrazioni elevate si è, però, mostrato in grado di ridurre la percentuale di sopravvivenza delle larve dal 90 al 78% e di accorciare l’aspettativa di vita da 31 a 26 giorni. 

La combinazione dei due fungicidi non ha, invece, alzato la mortalità ma è stata collegata a una diminuzione del peso medio degli insetti. La situazione si è fatta più critica con la dinamica cocktail. La combinazione delle tre sostanze a dosaggi standard ha, infatti, fatto aumentare significativamente il tasso di mortalità e ha accorciato la durata della vita media degli insetti da 31 a 27 giorni.

Pesticidi usati in agricoltura e danni alle api 

Lo studio delinea un quadro poco rassicurante sui danni che i pesticidi recano alle api. In agricoltura, infatti, fungicidi e insetticidi vengono spesso usati in combinazione e finiscono, quindi, per agire sugli insetti sotto forma di cocktail. Anche dove campi distinti sono trattati con sostanze differenti le abitudini degli impollinatori sono le principali minacce. 

Le api volano, infatti, per tratti molto estesi, finendo per entrare in contatto con i mix potenzialmente letali. Le api solitarie sembrano essere le più colpite dagli effetti negativi dei fitofarmaci nel breve periodo ma gli alveari sono tutt’altro che al sicuro. In tale ambito le conseguenze riguardano, come mostrato nell’esperimento, le generazioni successive.

Comprendere meglio quali danni i pesticidi siano in grado di causare alle api è, secondo i ricercatori, una priorità. Dai dati è, infatti, anche emerso che quando l’Acetamiprid è assunto dagli insetti in dosi elevate, ma in combinazione con i due fungicidi, non causa problemi. Gli scienziati sono stati sorpresi da tale risultato e sono decisi a cercare spiegazioni coerenti al fenomeno.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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