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Allarme acque acide, la situazione delle coste è al collasso

Allarme acque acide, la situazione delle coste è al collasso

Le acque delle aree costiere degli oceani si stanno facendo sempre più acide e ciò rappresenta una minaccia per la vita negli ecosistemi.

Le acque degli oceani stanno diventando più acide a causa della CO2 in atmosfera. Ora uno studio pubblicato in Nature Communications aggiunge un tassello al puzzle. In molte aree costiere il ph delle distese blu sta cambiando più velocemente del previsto. La causa è da ricercare in alcuni fenomeni connessi alla risalita delle acque profonde. Il problema è però che le conseguenze potrebbero rivelarsi devastanti per umanità e natura.

Allarme acque acide, la situazione delle coste è al collasso
@envatoelements

Cosa significa che le acque sono più acide? 

Le acque degli oceani sul nostro pianeta risultano sempre più acide. Tale fenomeno è collegato al cambiamento climatico e all’azione dell’uomo, dato che a determinare il calo del ph all’interno delle distese blu è spesso l’aumento della CO2 introdotta in atmosfera. Da un valore medio leggermente basico di 8.11 registrato nel 1985 siamo dunque già scesi a quello di 8.05 rilevato nel 2021. 

La situazione appare però anche peggiore a livello delle coste. Il fenomeno mette in pericolo gli equilibri all’interno degli ecosistemi e dove esso si verifica in modo più intenso il quadro si complica ulteriormente. Alcune regioni rappresentano per altro dei veri e propri hotspot d’emergenza.

Lo studio sulle acque acide 

A concentrarsi su come le acque stiano diventando più acide ci ha pensato un team dell’Università di St. Andrews. Per ricostruire i cambiamenti nel ph delle acque i ricercatori hanno analizzato i dati sugli scheletri dei coralli presenti negli archivi storici e la presenza degli isotopi del boro all’interno di essi. Incrociando tali informazioni con dei modelli regionali contenenti stime sulle variazioni di acidità delle acque hanno poi concluso che qualcosa non andava. 

A determinare una diminuzione maggiore del previsto del ph sono dunque i fenomeni di upwelling o di risalita delle acque profonde. A causa dell’interazione tra venti correnti e rotazione terrestre, cioè, le acque dense e fredde che stazionano sui fondali risalgono, “sostituendo” porzioni di quelle superficiali. In profondità avvengono però i processi di decomposizione della materia organica. Le acque sono quindi più ricche di nutrienti e di CO2 ma anche più acide.

Acque costiere più acide: cosa vuol dire 

Comprendere come le acque diventano man mano più acide è fondamentale. Appare infatti evidente che dove i fenomeni di upwelling si verificano in modo particolarmente intenso è necessario monitorare la situazione in modo puntuale. Gli hotspot includono, oltre alle coste influenzate dalla Corrente della California, quelle del Peru su cui insiste la Corrente di Humboldt

In Africa nelle zone coinvolte rientrano le coste a nord-ovest interessate dalla Corrente delle Canarie e quelle a sud-ovest dove agisce la Corrente del Benguela. I fenomeni di upwelling sono fondamentali per lo scambio di nutrienti e per le dinamiche legate alla pesca. Le alterazioni negli equilibri minacciano quindi tanto la vita in natura quanto le economie che contano sugli ambienti oceanici.

Per quanto le dinamiche che portano le acque a diventare più acide siano diverse, i ricercatori sottolineano che agire per limitare le emissioni rappresenta l’unica strategia a cui l’uomo può affidarsi. James Rae, fra i coautori dello studio, ha dunque specificato che il supporto del team alla produzione di veicoli elettrici o allo sviluppo di pompe di calore è totale.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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