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Alimenti bio: in Italia vendite in stallo e consumatori insoddisfatti

Alimenti bio: in Italia vendite in stallo e consumatori insoddisfatti

In Italia i consumatori sono interessati agli alimenti bio, ma i dati delineano un settore in stallo, che ha bisogno di cambiamenti

In Italia il bio rimane un settore di punta per quanto riguarda alimenti e bevande, ma i numeri mostrano che i consumatori non sono soddisfatti. Questa particolare porzione di mercato non riesce, infatti, a decollare, ma l’interesse degli acquirenti appare tutt’altro che in calo. Prezzi, offerta limitata e mancanza di adeguata informazione sono, allora, le problematiche su cui intervenire.

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@envatoelements

Il biologico in Italia

In Italia gli alimenti bio dovrebbero occupare un posto di rilievo all’interno del mercato del food and beverage generale e i consumatori ne sono consapevoli. Il nostro Paese è il primo nell’UE per numero di trasformatori biologici, con oltre 70.000 produttori attivi. L’Italia è leader anche per quanto riguarda la superficie destinata a tale metodo di coltivazione, per cui si classifica al terzo posto.

Gli ettari destinati all’agricoltura biologica sono più di 2.1 milioni e coprono circa il 17% del totale. Ciò proietta lo Stato nella giusta direzione per il raggiungimento degli obiettivi Farm To Fork, che puntano a un aumento della percentuale al 25% per il 2030. Le problematiche restano, però, pressanti. Il settore continua, infatti, a costituire solo il 3.5 % del fatturato del food and beverage.

Alimenti bio in Italia e consumatori

I numeri mostrano che in Italia il rapporto tra alimenti bio e consumatori è complicato. In un anno il settore ha perso l’1.1% del fatturato, fermandosi a utili di 3.9 miliardi di euro. Nel 2022, 9 famiglie su 10 hanno dichiarato di aver acquistato prodotti biologici almeno una volta, ma solo il 39% degli italiani li include abitualmente nella spesa.

Il 60% dei consumatori vorrebbe, però, informazioni più dettagliate sulle caratteristiche degli alimenti bio, su cosa li distingue dai prodotti tradizionali e su come sceglierli possa rivelarsi vantaggioso per ambiente e salute. Negli ultimi anni le campagne a favore della sostenibilità si tanno moltiplicando, ma i casi di inesattezze e greenwashing pesano. Quella che identifica gli alimenti come “bio” è, invece, una certificazione riconosciuta a livello europeo e veicolare meglio il messaggio è cruciale.

Problemi

A rendere il settore degli alimenti bio poco appetibile per i consumatori non è solo la mancanza di informazione. Spesso a creare problemi sono, infatti, i prezzi. I prodotti alternativi costano in media il 10% in più. La discrepanza è da attribuire a un dispendio diverso di risorse in fase agricola e al costo delle certificazioni. In un momento in cui l’attenzione al risparmio è alle stelle, però, le razionali giustificazioni non modificano il quadro.

Offerte e promozioni relative al settore sono, poi, diminuite del 2.1% in un anno. Spesso, inoltre, a influire sulle scelte dei consumatori è la limitatezza dell’offerta. Fare una spesa del tutto bio non è ancora possibile. Il 53% degli italiani si dichiara, per esempio, insoddisfatto dei prodotti di questo tipo ready to eat e la situazione non è migliore per quanto riguarda la carne.

Perché in Italia i consumatori possano orientarsi in modo stabile verso gli alimenti bio molto deve ancora cambiare. Gli attori del settore stanno lavorando perché i parametri di sostenibilità possano riguardare presto anche il packaging, così da attrarre anche maggiormente gli acquirenti attenti all’ecofriendly. La richiesta di incentivi economici alle autorità, che permettano di intervenire sui prezzi rimangono, poi, altrettanto condivise.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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