Agricoltura biologica in Europa: in 8 anni raddoppiati i terreni coltivati

A inizio anno, la Commissione Europea ha pubblicato il “Market Brief on Organic Farming”, un rapporto in cui si cerca di fare una panoramica dell’agricoltura biologica in Europa. Aggiornati al 2020, i dati vanno a considerare tanti ambiti, dalla percentuale dei terreni alle rese, dall’occupazione al reddito, dai costi alle vendite al dettaglio. Nel complesso, il quadro sembra molto positivo.

Terreni e biodiversità dell’agricoltura biologica crescono in Europa
Fra 2012 e 2020, la percentuale di terreni coltivati a biologico in Europa è cresciuta del 5.7% ogni anno, totalizzando un totale di +50%. La superficie agricola in biologico è ora il 9.1% di quella totale in Europa e il 20% di quelle biologiche del mondo. Italia, Francia, Spagna e Germania sono i cinque Paesi che, da soli, fanno il 59% di questa superficie. Tra l’altro, anche se con molte differenze fra gli Stati, in media l’estensione delle aziende bio è maggiore di quella delle convenzionali.
Gli allevamenti biologici sono ancora una piccola quota, si stima un 1-7% del totale. Il metodo bio, però, permette una maggiore biodiversità rispetto al convenzionale (+34%), e un notevole risparmio sui prodotti fitosanitari: le aziende che producono seminanti risparmiano il 75-100% sui costi per ettaro di questi prodotti, e un 45-90% su quelli dei fertilizzanti per ettaro rispetto alle convenzionali.
Vendite e redditi compensano rese e manodopera
Le rese dell’agricoltura biologica in Europa sono più basse della convenzionale (5-30% in meno per le colture) e, in certi settori, richiede più manodopera per arrivare allo stesso valore di produzione della convenzionale.
Però, fra 2015 e 2020, le vendite al dettaglio di prodotti bio sono raddoppiate, e i redditi per i lavoratori sono simili o superiori rispetto a quelli che operano nel convenzionale, grazie al maggior valore dei prodotti. Dato molto positivo anche quello sull’occupazione dei giovani. Nel 2020, gli agricoltori con meno di 40 anni che lavorano in aziende convenzionali sono il 12%, mentre in quelle biologiche la media è del 21%.

Persone più consapevoli
Le statistiche del rapporto hanno notato che le vendite di prodotti di agricoltura biologica in Europa sono molto cresciute durante il periodo Covid. Un altro dato positivo, perché probabilmente si deve a una maggiore attenzione delle persone a questioni di salute.
I dati della ricerca si fermano appunto al 2020, però lo studio accenna che, oggi, l’inflazione alimentare sta sicuramente incidendo un po' sulla domanda dei prodotti biologici.
