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Africa, una specie di formica invasiva mette a rischio i leoni

Africa, una specie di formica invasiva mette a rischio i leoni

Una specie di formica invasiva in Africa sta modificando pesantemente l’ambiente rendendo difficile la caccia per i Leoni.

Le specie invasive rappresentano una minaccia sempre più pressante per gli ecosistemi globali, spesso l’azione di una singola specie non originaria di una zona ha effetti potenzialmente devastanti sugli equilibri dell’ecosistema. Ne è un esempio la Pheidole megacephala, chiamata anche formica dalla testa grande, una specie di formica invasiva che in Africa mette a rischio la sopravvivenza dei leoni distruggendo la copertura arborea e stravolgendo le consuete tecniche di caccia dei grandi felini. 

formica invasiva africa
@envatoelements

Cos’è una specie invasiva? 

Le specie invasive sono organismi non originari di una certa area geografica introdotti spesso per azione involontaria dell’uomo. Per mancanza di predatori naturali questi organismi hanno la capacità di riprodursi e diffondersi rapidamente in modo incontrollato soppiantando le specie native e mettendo a rischio gli equilibri dell’ecosistema. 

Il fenomeno è particolarmente allarmante, oltre alla formica invasiva in Africa, secondo il quotidiano britannico Guardian, al mondo sono noti i casi di almeno 3.500 specie invasive, mentre secondo le Nazioni Unite le specie invasive sarebbero responsabili di almeno il 40% di tutti i fenomeni di estinzione conosciuti per un costo economico globale di 420miliardi di euro all’anno.

In africa leoni a rischio per una formica invasiva

Secondo quando riportato da un team di ricercatori sulla rivista scientifica Science, una piccola e apparentemente innocua specie di formica invasiva che si sta diffondendo in Africa potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza dei leoni. L’arrivo della formica Pheidole megacephala sta infatti innescando una serie di eventi che hanno portato a uno spostamento del comportamento predatore - preda e che potrebbe mettere a rischio le popolazioni di leoni già minacciate di estinzione. 

A rischio un complesso sistema interconnesso

In uno studio che prosegue dagli inizi degli anni 2000, i ricercatori hanno lentamente svelato una serie di relazioni tra animali e piante che mantengono un delicato equilibrio nella savana africana orientale. Nella Riserva Naturale di Ol Pejeta, nel centro del Kenya, una specie di formiche native protegge i grandi alberi di acacia dai tanti erbivori della zona nidificando tra i noduli spinosi degli alberi e disincentivando gli animali dal nutrirsi troppo di foglie. 

Il recente arrivo della formica invasiva Pheidole megacephala nell’area tuttavia sta lentamente cambiando le cose. A differenza delle specie di formiche native, le formiche dalla testa grande sono voraci cacciatrici d’insetti e stanno distruggendo le colonie delle formiche native dell’area senza tuttavia riprenderne il ruolo di protezione degli alberi. 

Questo a sua volta ha fatto in modo che gli erbivori della zona potessero nutrirsi indisturbati degli alberi che così vengono distrutti in numero sempre più elevato. Una minaccia non solo per gli alberi, ma anche per i predatori come i leoni che ne utilizzano la copertura per le loro strategie di caccia. Meno copertura di alberi nell’area significa meno prede per i grandi felini. 

Effetti della formica invasiva in Africa

«Queste piccole formiche invasive sono comparse forse 15 anni fa – spiega Todd Palmer, ecologo e professore nel Dipartimento di Biologia dell'Università della Florida che ha studiato il fenomeno – sono ovunque, specialmente nei tropici e nei subtropici. Puoi trovarle anche nel tuo cortile in Florida, sono le persone che le stanno spostando. Nessuno di noi le aveva notate perché non sono aggressive verso le grandi creature. Ora notiamo come stanno trasformando il paesaggio in modo sottile ma con effetti devastanti». 

La natura è intelligente e spesso animali come i leoni sono in grado di adattarsi ai cambiamenti e trovare soluzioni ai problemi. Tuttavia, nel frattempo: «Stiamo lavorando con i gestori del territorio per studiare interventi – ha detto ancora Palmer – inclusa la recinzione temporanea dei grandi erbivori, per minimizzare l'impatto delle formiche invasive sulle popolazioni di alberi in Africa». 


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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