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4 luglio, cosa si mangia in America per l'Independence Day

4 luglio, cosa si mangia in America per l'Independence Day

Cosa si mangia in America per il 4 luglio? L’Indipendence Day, la festa per l’indipendenza degli Stati Uniti è nota per le parate, i fuochi d’artificio, i barbecue, ma non solo.

Il 4 luglio per gli americani è una festività importante, l’Independence Day, in cui si festeggia l’indipendenza degli Stati Uniti dalla Gran Bretagna. La tradizione vorrebbe una grigliata in famiglia ad accompagnare parate e fuochi d’artificio, ma non è tutto, ecco cosa si mangia.

La zuppa di tartaruga per l’Indipendence Day

La storia racconta che la tradizione nacque grazie a John Adams, il secondo presidente degli Stati Uniti, che per festeggiare l’Indipendence Day, fece prepare una zuppa di tartaruga accompagnata da salmone, uova, piselli verdi, patate bollite, pudding indiano e apple pandowdy (fette di mela fritte nel burro con una spolverata di zucchero e cannella, prima di essere ricoperte con delle fettine di pasta sfoglia e cotte).

Questo piatto oggi non è molto diffuso, anche per delle ragioni etiche relative all’utilizzo della tartaruga verde, oggi in pericolo. Tuttavia negli stati del sud, la ricetta viene talvolta riproposta utilizzando carne di vitello.

Il barbecue del 4 luglio

La tradizione del barbecue del 4 luglio nasce nel XIX secolo quando la festività non aveva ancora una carattere nazionale. Specialmente negli stati del sud, le personalità politiche locali, organizzavano della grandi grigliate per raccogliere consensi e incentivare l’orgoglio nazionale.

Normalmente si arrostivano maiali o buoi, per un evento che radunava l’intera comunità. Nel XX secolo, con la larga diffusione dei grill a carbonella, la grigliata del 4 luglio è diventata una questione nazionale, diffondendosi come tradizione in tutte le famiglie americane.

Festeggiare l’indipendenza con hot dog e hamburger

Conseguenza diretta dei barbecue, hot dog e hamburger, sono diventate le pietanze principali del giorno dell’indipendenza. Ciò è stato reso possibile in primo luogo dai conquistadores spagnoli, i primi ad importare bestiame nel nuovo mondo. Tuttavia, l’approdo definitivo a queste specialità è il frutto di una mescolanza delle culture importate dai migliaia di migranti, confluite oggi in questi due simboli nazionali.

Nonostante tutto, un americano che volesse essere davvero ligio alle tradizioni, ancor prima di optare per un bel maiale grigliato, dovrebbe puntare sulla zuppa di tartaruga o, oggi più verosimilmente, su qualche sua variabile, con buona pace dei nostri amici anfibi.

Fonte: Honest Cooking


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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