Zafferano Bio di Ragusa: a caccia del fiore selvatico più prezioso
Una spezia proveniente dal lontano oriente potrebbe aver trovato nella provincia di Ragusa il suo terreno ideale, e ad aprire la strada è proprio la sua controparte selvatica.
Un indizio d’eccezione, lo spuntare spontaneo dei germogli di questo fiore nel terreno brullo, per capire dove la varietà addomesticata può crescere più rigogliosa. Stiamo parlando di zafferano, uno dei fiori più preziosi al mondo, e in particolare di quello che cresce – o meglio crescerà – in provincia di Ragusa, rigorosamente biologico.
Gli indizi del fiore selvatico
Sardegna e Abruzzo sono le due regioni dove si coltiva di più questo fiore, ma i numeri sono davvero impressionanti: a livello mondiale il 90% è prodotto in Iran, il resto tra gli altri paesi del mondo. Siamo abituati ad usare cifre mirabolanti, ma tutto lo zafferano raccolto in Italia non arriva a superare i 600 kg per 55 ettari lavorati.
Eppure a breve potremmo vederlo coltivato estensivamente anche in Sicilia. L’indizio per la sua buona riuscita è la comparsa della sua variante selvatica, che caratterizza i terreni naturalmente portati per accogliere lo zafferano. In pochi sanno che questo fiore in natura non ha aromi né profumi e manca di molte delle proprietà nutrizionali della sua parte addomesticata. Può vantare solo la tipica sfumatura colorata una volta aggiunto nel piatto.
E proprio nella provincia di Ragusa si è notato che lo zafferano selvatico cresce spontaneamente e in abbondanza, così diverse aziende stanno cercando di lanciarsi nel business, sfruttando i bulbi con certificazione biologica che arrivano dalla Sardegna. Alcune aziende stanno raccogliendo i primi frutti, ma lo zafferano richiede una dedizione incredibile: coltivando un ettaro, con un esteso lavoro manuale, si può sperare di raccogliere appena qualche etto di pistilli. Faticoso, non trovate?
Fonti: freshplaza.it – latimpatempoenatura.it – zafferanoellenico.com – sangavinomonreale.net
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