inNaturale
Home
>
Food
>
White Jewel, le fragole bianche che fanno impazzire il Giappone

White Jewel, le fragole bianche che fanno impazzire il Giappone

Più grandi e dolci delle loro cugine tradizionali, le fragole bianche sono una leccornia in Giappone, terra che su questi frutti ha sviluppato una profonda cultura.

Esistono moltissime tipologie di fragole, anche se tendenzialmente siamo abituati a vederle rosse rubizze, grosse bene o male quanto un pollice. Alcune varietà, però, hanno fatto ricredere i consumatori su quali siano i parametri per giudicare una buona fragole: stiamo parlando delle Pineberry, fragole ananas o ancora fragole bianche, in particolare di una tipologia tre le più nuove, coltivata niente meno che in Giappone.

Fragole bianche: una questione di selezione

Bianche a semi rossi, coltivate in una fattoria a Karatsu, in Giappone, in particolare una varietà chiamata White Jewel, o gioiello bianco. Attualmente, di queste fragole bianche esistono diversi tipi sul mercato giapponese, ma le White Jewel risultano essere le più bianche e dolci.

L’unica persona al mondo per ora a coltivare le fragole bianche è Yasuhito Teshima, un agricoltore profondamente legato al suo territorio e alla sua fattoria. Coltivare questa varietà di frutti è estremamente complesso e la produzione su larga scala almeno per ora è da escludere categoricamente: man mano che i frutti vengono selezionati per essere più candidi le imperfezioni della fragola diventano sempre più evidenti. Yasuhito calcola che una volta raggiunta la giusta maturazione siano solo il 10% quelle che arrivano ad essere vendute, ragione questa che giustifica i prezzi fuori scala di questi frutti, vendute anche a 40 dollari alla confezione.

Per la cultura giapponese l’intero frutto è equilibrato in colore, dimensioni e forma, anche se ovviamente a colpire di più di ogni altra cosa è il suo sapore: delizioso e più complesso rispetto alla controparte rubizza, non è totalmente diverso dal sapore di quelle tradizionali, quello delle fragole bianche aggiunge una fragranza insolita e gustosa capace di sorprendere.

La passione giapponese per la frutta

In Giappone esiste da tempo immemore una particolare passione per la frutta, spesso elevata a qualcosa di prezioso e simbolo di lusso, un esempio sono le angurie cresciute a forma cubica o agli acini d’uva grossi come palline da ping pong. Le fragole però hanno evidentemente un posto speciale nel cuore dei giapponesi, basti pensare alla regina di questi frutti, la Bijin Hime, quasi 100 grammi per frutto con un prezzo pari a più di quattrocento euro al pezzo.

Chiarito che ai giapponesi non piace scherzare riguardo alle fragole, nel loro paese fino a qualche anno fa non erano disponibili fragole bianche, a differenza di noi europei che potevamo gustare, sempre a caro prezzo, le cosiddette Pineberry. Dopo quattro anni di perfezionamento Yasuhito non ha dubbi: finalmente anche in Giappone potranno gustare questa prelibatezza, declinata, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, in chiave orientale.


REDAZIONE
REDAZIONE
Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte