Vino Bordeaux in crisi: verranno estirpati 9.500 ettari di vigneti
In questi anni di pandemia e guerra abbiamo capito che la grande crisi può mettere in ginocchio chiunque, anche i giganti. E in qualsiasi settore. Voci e notizie circolano già da un po', e la crisi del vino rosso Bordeaux, storica regione di produzione enologica, può essere considerata ufficiale.
Da quanto si apprende, sono i produttori stessi, infatti, a chiedere di ridurre la superficie vitata con le storiche uve del Sud Est della Francia (Merlot, Cabernet Franc& Co). E l'ultima istanza è estirpare 9.500 ettari di vigneti. Vediamo esattamente perché.
Le cause della crisi del vino Bordeaux
I motivi della crisi del vino Bordeaux sono essenzialmente due. Il primo si chiama sovrapproduzione: a quanto pare crisi e aumento dei costi hanno fatto calare la domanda di vino rosso (in calo in Francia già dal Dopoguerra), così negli ultimi tempi i produttori si sono ritrovati con scorte invendute richiedendo al Governo di essere risarciti.
La seconda invece risponde al nome di flavescenza dorata. Si tratta malattia epidemica segnalata per la prima volta in Francia negli anni '50, responsabile dell'uccisione del piede delle viti lasciate all'abbandono, focolai degli insetti che la trasmettono.
Il piano di sradicamento
Ecco perché il celebre Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux (Cvb), organo che rappresenta almeno 10mila produttori e coltivatori, ha approvato un piano di ridimensionamento del valore di 57 milioni di euro. Diciannove di questi verranno versati proprio dal Civb, mentre il resto sarà a carico del Governo.
Il piano di sradicamento partirà ad ottobre. I produttori di vino che faranno richiesta in tempo entro maggio potranno ricevere un premio di 6mila euro per ogni ettaro estirpato, una sorta di sostegno nella lotta contro la flavescenza dorata.
Secondo un’indagine a cura dalla Camera dell’Agricoltura della Gironda, sarebbero 333 i viticoltori convinti a stoppare attività, per un totale di 6.400 ettari "persi". Ma c'è anche chi ha fatto notare che il piano non è sufficiente.
Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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