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Unep: possibile ridurre la plastica dell'80% entro il 2040

Unep: possibile ridurre la plastica dell'80% entro il 2040

Secondo l’Unep è possibile ridurre l’inquinamento causato dalla plastica con notevoli benefici economici, sociali e per il pianeta

La transizione ecologica non è inattuabile. E' possibile passare ad un'economa di tipo circolare che permette di ridurre le emissioni di gas serra e la dispersione di rifiuti nell’ambiente. E' quello che afferma il Programma ambientale delle Nazioni unite (Unep), secondo cui è possibile ridurre dell'80% l'inquinamento della plastica.

Unep plastica
@envatoelements

Le indicazioni Unep per ridurre la plastica

L'Unep ha anche fornito delle indicazioni per rendere realtà l'obiettivo della riduzione dell'inquinamento della plastica a livello globale. Le soluzioni illustrate si basano sul concetto "Riutilizzare, riciclare e riorientare la produzione". Questo concetto viene chiamato delle "3 R" ed è alla base della transizione ecologica, sia dal punto di vista culturale, che tecnologico e produttivo.

Nello specifico, il riuso della plastica consentirebbe di ridurre nei prossimi diciassette anni l'inquinamento del 30%. Invece, la pratica del riciclo, apporterebbe un ulteriore taglio dell'inquinamento pari al 20% e al 50% con l'eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili. Infine, riorientare la produzione verso materiali alternativi ridurrebbe l'inquinamento da plastica di un ulteriore 17%.

Benefici economici

Secondo l'Unep, la riduzione della plastica non avrebbe solo delle ripercussioni positive sull’ambiente. Infatti, sono previsti anche benefici economici e sociali. L'applicazione dell'economia circolare potrebbe far risparmiare 1.270 miliardi di dollari a livello globale. Inoltre, non sarebbero necessari 3.250 miliardi di dollari per interventi legati alla salute, al clima, al degrado degli ecosistemi e all'inquinamento atmosferico.

Certo, passare all'economia circolare non costa poco. L’Unep stima che servano investimenti pari a 65 miliardi di dollari all’anno. Tuttavia, nonostante la cifra sia consistente, sarebbe comunque molto vantaggioso, dal momento che senza interventi si spenderebbero comunque 113 miliardi di dollari all'anno per porre rimedio alle conseguenze ambientali e sanitarie generate dall'inquinamento.

Agire subito

Il passaggio ad un'economia di tipo circolare e ridurre la plastica è possibile. Lo ha affermato l'Unep ma è un pensiero condiviso da molti cittadini in tutto il mondo. Serve però agire subito e in maniera efficace. Più si procrastina la transizione ecologica, più diventa difficile rimediare ai danni causati dall’inquinamento. Se si tarda ulteriormente, si stima che l'inquinamento da plastica potrebbe aumentare di 80 milioni di tonnellate entro il 2040.

Inoltre, agendo subito, si otterrebbero anche dei risvolti positivi dal punto di vista lavorativo e sociale. Infatti, l'Unep ha previsto che l’applicazione dell’economia circolare e della riduzione dell'inquinamento da plastica porterebbe 700mila nuovi posti di lavoro entro il 2040, in particolar modo nei Paesi a basso reddito.

Un traguardo da raggiungere insieme

Le tecnologie attualmente esistenti permetterebbero già la riduzione dell'inquinamento della plastica dell’80%. Tuttavia, serve che tutti i Paesi e le aziende maggiormente incisive sul bilancio ambientale effettuino profondi cambiamenti politici e di mercato. Solo con una visione condivisa è possibile affrontare la crisi ambientale in atto.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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