Una ricerca ricalcola l’origine del vino: sarebbe nato 11mila anni fa
Quanto è vecchio il vino? Non quello in cantina per cui basta leggere l’etichetta, ma il vino come arte della fermentazione dell’uva? Secondo una nuova ricerca guidata dall’Università Agraria dello Yunnan in Cina che ha coinvolto un vasto team internazionale di ricercatori, l’origine del vino è riconducibile a due diversi eventi di addomesticazione dell’uva selvatica avvenuti in Asia Occidentale e nel Caucaso ben 11.000 anni fa, ai tempi dell’ultima glaciazione. La ricerca di fatto riscrive quella che era considerata fino ad oggi la storia dell’origine del vino e dell'uva.
Origine del vino incerta fino ad oggi
I nostri antenati ancora non utilizzavano strumenti in metallo, ma probabilmente già si godevano un buon vino attorno al fuoco. È quanto emergerebbe dalla ricerca pubblicata sulla rivista Science che ha portato alla più vasta analisi genetica mai condotta su campioni di piante di vite. Il vino e l’uva oggi hanno una enorme importanza economica e culturale eppure sull’origine del vino, e sulla storia di come e quando per la prima volta l’uomo iniziò a coltivare la vite, fino ad oggi esistevano ancora molti dubbi e zone d'ombra. La ricerca fino ad ora riteneva come la vite da vino (Vitis Vinifera) venne domesticata la priva volta in Asia occidentale prima dell'avvento dell'agricoltura: un evento da cui derivarono tutte le odierne varietà di vino.
La vera storia di come è nato il vino?
Lo studio guidato dai ricercatori cinesi con l’aiuto di colleghi in ogni parte del mondo, inclusa l’Italia, pare respingere quanto fino ad ora era ritenuta essere la storia dell’origine del vino e dell’uva. Dai dati genetici raccolti risulterebbe che ci sarebbero stati non uno, ma ben due eventi di domesticazione differenti per la vite da vino, avvenuti in due luoghi distinti (Asia occidentale e regione del Caucaso) ma contemporaneamente, circa 11.000 anni fa. Il periodo sarebbe in linea con l’avvento storico dell’agricoltura e ben 4000 anni dopo quanto ritenuto da alcuni studi. Il vino insomma sarebbe più giovane del previsto. I dati genetici inoltre suggeriscono come l’uva destinata al vino e quella destinata al consumo diretto fossero coltivate contemporaneamente. Fino ad oggi si riteneva che la vite da vino fosse arrivata prima di quella da tavola.
Analisi genetica: un aiuto contro la crisi climatica
L’analisi genetica non solo avrebbe gettato finalmente luce sulla storia dell’origine del vino ma, potrebbe influenzarne anche il futuro. Gli autori avrebbero identificato diversi geni coinvolti nell’addomesticamento dell’uva che potrebbero aiutare i viticoltori a rendere le varietà moderne più resistenti ai cambiamenti climatici. L’analisi ha interessato anche diverse varietà di vigneti di collezioni private ed esemplari non documentati in precedenza che potrebbero avere caratteristiche idonee nel creare piante più resistenti allo stress climatico. Tra le scoperte ad esempio, almeno parte dei geni alla base del sapore di moscato di alcune varietà di uva potrebbero essere in realtà dannosi per la salute delle piante.
