Una dieta di omega-3 può proteggere le api dai pesticidi
Le api, così come altri insetti impollinatori, svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere l’equilibrio del nostro ecosistema: tuttavia negli ultimi decenni si è verificata una costante riduzione delle popolazioni di insetti. Le cause di questa drammatica perdita di insetti sono ancora fonte di dibattito ma tra le più possibili si troverebbe anche l’uso diffuso di pesticidi neonicotinoidi che finisco per colpire indistintamente tutte le popolazioni di insetti.
Secondo una nuova ricerca dell’Università di Moncton in Canada, una “dieta” ricca di omega-3 potrebbe aiutare a proteggere le api dagli effetti dei pesticidi neonicotinoidi, eliminando almeno una delle cause del declino della loro popolazione.
Neonicotinoidi: i pesticidi che uccidono le api
L'imidacloprid, un pesticida neonicotinoide, è uno degli insetticidi più comunemente utilizzati al mondo. L'uso dell'imidacloprid è stato vietato per l'uso all'aperto nei campi dall'Unione Europea nel 2018, insieme a altri due pesticidi neonicotinoidi. L’utilizzo di questi pesticidi tuttavia continua altrove nel mondo, inclusi gli Stati Uniti. I neonicotinoidi sono tra i pesticidi considerati più tossici: dopo il loro utilizzo persistono a lungo nell’ambiente e per questo è impossibile prevenire che le api vengano esposte ai loro effetti.
Tra le strategie possibili nei paesi dove ancora i neonicotinoidi non sono stati messi al bando, ci sarebbe il potenziamento del sistema immunitario e del metabolismo delle api per consentire loro di resistere meglio e superare l’intossicazione da pesticidi.
L’olio di omega-3 che aiuta le api contro i pesticidi
Per questo motivo i ricercatori canadesi hanno indagato gli effetti di una “dieta” ricca di omega-3 sulle api fornendo a un gruppo di api un particolare sciroppo di glucosio arricchito con olio vegetale contenente omega-3. Dopo già soli 25 giorni gli effetti sono risultati chiari e praticamente immediati: la presenza di omega-3 nella dieta delle api le avrebbe rese più resistenti agli effetti dei pesticidi, portando la loro capacità di operare ai livelli delle api non esposte a imidacloprid.
Secondo i ricercatori la scoperta potrebbe portare in futuro a “integratori alimentari” per api. Basterebbe infatti inserire una componente di olio vegetale ricco di omega-3 nello sciroppo di glucosio utilizzato per alimentare le api negli alveari per aiutare gli apicoltori a ridurre la mortalità degli insetti esposti ai pesticidi.
