Un nuovo studio sostiene che lo zucchero potrebbe aumentare il rischio di cancro

Lo zucchero, o meglio le bevande zuccherate, potrebbero aumentare il rischio di cancro, a prescindere che si tratti di bibite o succhi di frutta. Questo è quello che ha rilevato un ampio studio condotto in Francia su più di 100 mila persone in salute, il 79% delle quali donne. I risultati di questo esperimento sono stati pubblicati sul British Medical Journal, e gli scienziati invitano la comunità scientifica a dedicarsi a nuovi e ancora più ampi esperimenti per confermare o smentire questi dati.
Bevande zuccherine e cancro, qual è il nesso?
Lo studio, intitolato «Sugary drink consumption and risk of cancer: results from NutriNet-Santé prospective cohort», ha avuto un massiccio risalto nella comunità scientifica perché è il primo, con una tale qualità e portata, a suggerire una specifica associazione tra lo zucchero e il cancro.
Sono state prese in considerazione le bevande più disparate, dai succhi alle bibite passando per gli energy drink e i risultati sono stati praticamente identici: in un passaggio specifico i ricercatori addirittura scrivono «il consumo di succhi 100% frutta è associato in maniera significativa ad un aumento del rischio di cancro in generale.»
Gli autori si spingono oltre, spiegando che un modo per ridurre i rischi, personali e globali, potrebbe essere raggiunto
- Riducendo il consumo di bevande zuccherate
- Tasse sullo zucchero
- Restrizioni al marketing per prodotti zuccherati
Quello che però i ricercatori hanno dovuto sottolineare, arrivando alle conclusioni del loro studio, è che loro hanno messo in luce un’associazione, non un nesso causale, motivo per cui viene richiesta un’ulteriore generazione di studi per capire i meccanismi che stanno dietro a questa correlazione.
Detto questo, però, sono gli stessi scienziati a ribadire che esistono dei meccanismi biologici plausibili per giustificare un aumento del rischio di cancro con un aumento del consumo di zuccheri: quantità di grasso viscerale accumulato attorno agli organi, livello degli zuccheri nel sangue e processi di infiammazione per citarne alcuni.
Come al solito è fondamentale sottolineare che demonizzare un alimento non ha comunque molto senso: le linee guida mondiali si allineano sul consumo di un bicchiere di bevande zuccherate al giorno - sì, succhi di frutta compresi - una quantità che non mette a rischio nessuno. L’importante, mentre si aspettano ulteriori conferme scientifiche, è non esagerare.
Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.
