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Un errore di mappatura salva per 300 anni un bosco in Minnesota

Un errore di mappatura salva per 300 anni un bosco in Minnesota

Circa quaranta pini si sono preservati per oltre 300 anni in un bosco del Minnesota in seguito ad un errore di rilevamento cartografico

Il detto "non tutti i mali vengono per nuocere" si addice in maniera perfetta per un bosco del Minnesota. Infatti, quest'ultimo è stato preservato per oltre trecento anni grazie ad un errore cartografico. I geografi hanno erroneamente rappresentato un lago rendendo più di quaranta alberi "invisibili" nella pianificazione del taglio forestale.

Bosco Minnesota
@envatoelements

Il bosco integro del Minnesota

Questo bosco del Minnesota si presenta agli avventurieri come un’area di verde intatto. Si tratta anche di uno dei boschi più antichi della regione, con pini che spiccano sul resto della foresta per via della loro altezza. L'area è ampia 144 acri (0,58 chilometri quadrati) e vi dimorano alberi che hanno tra i trecento e i quattrocento anni (la loro durata di vita naturale è di circa mezzo secolo).

I "quaranta perduti" (come vengono chiamati i pini di questo bosco del Minnesota) non sono solo i più alti della zona, ma anche quelli con la corteccia e il tronco più larghi (hanno un diametro compreso tra i 55 e i 122 centimetri). Il più grande di questi alberi ha una circonferenza pari a 2,9 metri.

La storia dei "quaranta perduti"

Durante i primi anni dell'Ottocento gli europei-americani trovarono in Minnesota oltre 20 milioni di acri (80mila chilometri quadrati) di prateria e 30 milioni di acri (120mila chilometri quadrati) di foresta. Dopo appena due secoli, le risorse di questi due ecosistemi erano state in gran parte consumate. Il motivo è legato alla crescita dell'industria edilizia che richiedeva una grande quantità di legname. Inoltre, il legno era anche molto richiesto per alimentare le macchine industriali e i veicoli a vapore.

Si stima che in quegli anni, nello stesso momento in Minnesota, erano al lavoro circa 20mila boscaioli, 20mila operai nelle segherie ed altrettanti nelle industrie del legname. Il taglio dei boschi iniziò a diminuire solo negli anni '20 del Novecento, quando molte imprese iniziarono a spostarsi sempre più verso la costa del Pacifico.

Salvati per un errore

In questo contesto di deforestazione, Josias Redgate King doveva guidare una squadra di tre uomini per mappare le risorse naturali del Minnesota non ancora utilizzate in vista di una pianificazione per l’utilizzo del legno. In particolare, la squadra doveva mappare l'area compresa tra Moose e Coddington Lake. Ma a questo punto commisero un errore di rilevamento e rappresentarono sulle cartine geografiche il lago più grande di quello che era realmente.

Per via di questo errore, l’area risultava sommersa dall'acqua del lago. Per questo motivo, il bosco era anche escluso dalla gestione forestale in merito al taglio degli alberi. Solo nel 1960 l'errore venne corretto, ma a quel punto il bosco del Minnesota con i suoi "quaranta perduti" era già diventato un'attrazione per i visitatori.

Gli ultimi alberi antichi della zona

L'errore commesso da Josias redgate King e dalla sua squadra è stato provvidenziale, soprattutto se guardato oggigiorno. Infatti, senza questo errore il Minnesota non avrebbe preservato anche questi ultimi quaranta antichi pini, oramai diventati quasi un monumento alla natura selvaggia. Quest'ultima è sempre più ridotta e confinata in spazi ristretti dall'uomo, ma rimane una delle risorse più preziose della Terra.


Emmanuele Occhipinti
Scopri di più
Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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