Tsunami di lago, cosa sono e quanto sono pericolosi?

Solitamente associati a contesti marini, gli tsunami stanno diventano un fenomeno sempre più frequente anche nei laghi di montagna. A causa dell’aumento delle temperature dovute alla crisi climatica, grandi quantità di ghiaccio e fango scivolano nei laghi provocando il movimento di masse d’acqua anomale. Queste generano appunto gli tsunami di lago o tsunami lacustri. Secondo gli esperti si tratterebbe di un fenomeno potenzialmente rischioso per chi vive nelle prossimità degli specchi d’acqua montani.

Cosa sono gli tsunami di lago?
Così come avviene per i fenomeni marini e oceanici, per tsunami di lago si intende una o più serie di onde anomale che si generano in specchi d’acqua chiusi come laghi o bacini idrici artificiali. Sono eventi straordinari che possono trasformare in breve tempo tranquilli specchi d'acqua.
Si tratta di fenomeni poco comuni ma, secondo gli esperti, in aumento a seguito dell’innalzarsi delle temperature e dello scioglimento dei ghiacciai. Gli tsunami lacustri possono rappresentare un rischio significativo per chi vive o transita in prossimità degli specchi d’acqua interessati.
Perché si formano gli tsunami di lago?
Secondo gli esperti, l’aumento delle temperature globali legato all’acuirsi della crisi climatica sta colpendo duramente i ghiacciai in diversi archi montani, indebolendoli e riducendo direttamente la loro capacità di ancoraggio. Questo fenomeno di discioglimento aumenta la frequenza di valanghe e frane in prossimità di laghi e specchi d’acqua. Al loro ingresso nei laghi, queste ingenti quantità di terra e ghiaccio provocano uno spostamento a volte sostanziale di masse d’acqua, causando così un vero e proprio tsunami di lago.
Quanto sono pericolosi gli tsunami lacustri?
Storicamente, gli tsunami di lago sono fenomeni rari che interessano laghi posizionati in aree montane isolate, questo però non ha fermato gli esperti nel definirlo un rischio emergente legato alla crisi climatica. Secondo il geologo Bretwood Higman nella sua relazione al meeting annuale della Società Sismologica Americana nel 2024, il fenomeno ha visto un aumento sorprendente negli ultimi anni in particolare nei laghi dell’Alaska e della Columbia Britannica, regioni ricche di laghi e ghiacciai.
Per dare un’idea del fenomeno, come riportato dallo stesso Highman, nel 2020 nella valle glaciale di Elliot Creek, nella Columbia Britannica una frana da 18 milioni di metri cubi di volume ha causato uno tsunami di lago con onde alte fino a 100 metri. È questione di tempo, dicono gli esperti, prima che l’aumentare della frequenza del fenomeno metta a rischio persone e comunità.
