Una tromba marina è una massa d’aria in moto vorticoso che si sposta sull’acqua e sapere cos’è è cruciale per minimizzare i rischi.
Siamo abituati a sentir parlare di trombe d’aria e tornado, ma capire cos’è una tromba marina può non risultare scontato. Il fenomeno è simile alla controparte da terraferma, ma è caratterizzato da un vortice d’aria che corre sull’acqua. Intensità, durata e frequenza fanno da altri tratti caratteristici e, per quanto i rischi siano per lo più contenuti, capire come prevenire i danni è fondamentale.
Come si forma una tromba marina?
Capire cos’è una tromba marina significa comprendere come ha origine il fenomeno. Si tratta di un turbine d’aria che si muove sopra una superficie d’acqua. Perché il vortice si formi la temperatura dell’acqua deve essere elevata e in quota, deve sopraggiungere aria fredda. L’aria calda sale mentre l’altra scende. Si forma, così, un cumulo congesto, nube a sviluppo verticale dall’aspetto gonfio.
Lo scontro tra correnti ascendenti e discendenti dà origine a un moto vorticoso. All’interno del turbine bassa pressione e forza centrifuga fanno da motori. I venti raggiungono velocità di 100 km/h e la velocità di spostamento sull’acqua è di 20-30 km/h. Le trombe marine si dividono in tornadiche e non. Le prime si originano in corrispondenza di supercelle temporalesche che si spostano verso la costa e risultano molto pericolose. Le seconde rispettano invece le dinamiche descritte.
Differenza tra tromba marina e tromba d’aria
Comprendere cos’è una tromba marina significa capire che il fenomeno non è identico alla controparte da terraferma. Le dinamiche di formazione sono simili, ma lo sviluppo risulta del tutto peculiare. Un vortice marino ha infatti, un diametro in genere compreso tra i 2 e i 200 m, mentre la tromba d’aria può coprire anche diversi chilometri. Sull’acqua i venti non incontrano, poi, ostacoli. Gli eventi marini risultano, dunque più frequenti.
Spesso le trombe marine si originano a gruppi di 3 o 4 e, in circostanze particolari, si è osservata la formazione di 20 turbini. Fortunatamente si tratta di fenomeni in genere meno pericolosi. Essi si esauriscono in breve tempo e, sebbene la loro durata possa arrivare a 30 minuti, la permanenza media non supera i 4. Spostandosi verso la costa i vortici perdono, quindi, di intensità, e raramente la raggiungono.
Cosa fare in caso di tromba marina
Essere consapevoli di cos’è una tromba marina aiuta a comprendere come comportarsi in caso di emergenza. Prevedere questo tipo di fenomeni con certezza risulta oggi ancora impossibile. Tali eventi possono risultare pericolosi, comunque, soprattutto per barche a vela e windsurf. Controllare le condizioni meteo prima di ogni uscita è, quindi, il miglior accorgimento. Tarda estate e inizio autunno sono i periodi in cui i vortici si formano con maggiore frequenza e, in tali intervalli, fare attenzione alla temperatura dell’acqua è ancora più importante.
Se si avvista un turbine è, comunque, consigliabile ritirarsi verso la costa, così da attendere lì che esso perda potenza. Se si assiste a un evento al largo dalla spiaggia i rischi dovrebbero essere contenuti, ma dirigersi verso un luogo chiuso rimane la miglior opzione.
Una volta compreso cos’è una tromba marina non dovrebbe stupire il fatto che fenomeni di questo tipo in Italia siano tutt’altro che rari. La temperatura del Mediterraneo sta, infatti, salendo e il bacino è diventato una sorta di serbatoio di energia per l’atmosfera. Le zone più colpite sono al largo di Lazio, Liguria, Toscana, Abruzzo e Sicilia. Nel resto del pianeta le aree equatoriali sono le più battute.