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“Temporale estivo”, la poesia di Luigi Pirandello

“Temporale estivo”, la poesia di Luigi Pirandello

Nella poesia “Temporale estivo” Luigi Pirandello traduce in versi la semplicità della natura, concentrandosi su suoni, odori e immagini.

Temporale estivo è la decima poesia della raccolta Zampogna di Luigi Pirandello, pubblicata nel 1901. Nell’opera la protagonista dei componimenti è sempre la natura nella sua semplicità, da scoprire attraverso i cinque sensi. Il contesto è quello campestre, influenzato dal fatto che gli scritti risalgono ai soggiorni di villeggiatura dell’autore presso il monte Cavo.

“Temporale estivo”, la poesia di Luigi Pirandello
@envatoelements

“Temporale estivo” di Luigi Pirandello 

I. (bróntola) 
Ride bagnato, addosso a la montagna, 
il borgo al temporal che or or si muta 
altrove, in giú, verso l’ampia campagna, 
col suo tendon di pioggia fitta e acuta; 

rapido gli altri borghi vi guadagna 
e a suo modo col tuon pria li saluta. 
Qui odor di terra e l’acqua che ristagna 
per rispecchiare il ciel donde e caduta. 

Burbero un nuvolon brontola ancora, 
dal temporal quassú lasciato indietro: 
patir non sa che scomodato il vento 

l’abbia per cosí poco: al suo scontento 
sol però si commove ad ora ad ora 
tra le bacchette mal commesso un vetro. 

II (gràcida) 
Ora gli alberi folti del viale 
riversano, se l’aura un po’ li mova, 
a scosse, crepitanti, giú la piova 
che hanno accolta testé dal temporale. 

E il tufo arsiccio immollano, dal quale, 
se è ver qual sembra, una famiglia nova 
di girini qua e là saltanti scova 
a cui fu l’acqua spirito vitale. 

E saprà d’acqua il gracidío sonoro, 
allor che divenuti raganelle, 
nel silenzio, al pio lume de le stelle, 

su questi rami canteranno a coro, 
e le udrà grato nelle algenti sere, 
tornando al borgo alpestre, il carrettiere.

“Temporale estivo” e concezione della natura di Pirandello 

Dalla poesia Temporale estivo di Luigi Pirandello emerge una precisa concezione della natura. Il poeta definisce l’opera una “Raccolta di rime agresti” e i versi ci restituiscono proprio tale quadro. La resa dell’abbattersi del temporale sul borgo viene affidata soprattutto alle immagini sonore, che danno anche il titolo alle due sezioni del componimento.  L’accento è posto su elementi umili, ma non per questo meno significativi. 

La scrittura diventa contemplazione e immersione, mentre il rapporto tra l’uomo e i paesaggi che lo circondano si trasforma, in tutta la raccolta, in un rifugio. La vita in campagna si contrappone quindi a quella in città, nella società, insulsa e fatta di maschere. Da Zampogna emerge un sentimento di nostalgia. Resta evidente l’influenza di Pascoli.

In “Temporale estivo” Luigi Pirandello dà voce alla natura e si dimostra attento alle tendenze della poesia contemporanea. La lirica insiste sulla capacità di prestare attenzione ai momenti e alle sfumature che un semplice fenomeno atmosferico produce. Suoni, odori e quadri idilliaci finiscono, però, oggi per sfuggire.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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