Tartarughe: 5 cartoni animati in cui sono protagoniste

Le tartarughe, da sempre simbolo di saggezza, longevità e resistenza, sono state spesso raffigurate nei cartoni animati sia come protagoniste principali che come personaggi secondari. In ogni caso, questi animali sono stati inseriti nel racconto, al di là della trama, per il loro alto valore simbolico. Ecco 5 cartoni animati nei quali i riflettori sono puntati su queste misteriose creature dall’aspetto preistorico.

Tartarughe Ninja 

Tartarughe Ninja è un grande classico dei fumetti e dei cartoni animati ideato nel 1984 ma ancora adesso di successo assicurato tra i più piccoli. Si tratta di 4 piccole tartarughe che si sono smarrite tra le strade di New York in seguito a un incidente automobilistico che avuto come conseguenza la fuoriuscita di un pericoloso liquame radioattivo nelle fogne cittadine. Le piccole tartarughe vengono educate alla rigida disciplina delle arti marziali. 

Attraverso un rigido addestramento fisico e spirituale, le quattro tartarughe imparano non solo le tecniche di combattimento ma anche il codice d’onore alla base delle arti marziali. Una volta raggiunta l’età dell’adolescenza, i quattro protagonisti sono pronti per ripristinare la giustizia nelle strade newyorkesi. A simboleggiare la forza e l’immortalità dei quattro giustizieri bastano i loro nomi, ispirati a 4 grandi artisti del Rinascimento italiano: Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo.

La lepre e la tartaruga 

La lepre e la tartaruga è un cortometraggio d’animazione datato 1935 ma è anche e soprattutto una fiaba scritta da Esopo nel IV secolo a.C. In entrambi i casi la morale è evidentemente una sola: chi va piano va sano e va lontano. In questi due racconti, infatti, la tartaruga simboleggia la lentezza e la tenacia, ovvero l’importanza di prendersi il tempo necessario per portare a termine i propri obiettivi. 

In entrambe le storie, leggermente diverse tra loro, la lepre sfida la tartaruga in una gara di velocità. La tartaruga viene derisa dalla lepre, convinta di aver vinto in partenza la gara grazie alla sua naturale rapidità di movimento. Ecco un ulteriore insegnamento: per raggiungere un obiettivo non sono sufficienti le doti naturali, ci vogliono impegno e costanza.

Franklin 

Anche Franklin è una serie televisiva abbastanza datata, risalente al 1997. Franklin è il protagonista, una simpatica tartaruga a cui piace molto giocare e che vuole imparare sempre cose nuove. La sua vita è molto simile a quella di tanti bambini. Ogni giorno va a scuola, impara qualcosa di nuovo, aiuta i genitori e gioca con gli amici. 

Oltre ad essere un cartone animato nel quale i bambini si possono immedesimare, Franklin illustra anche alcune caratteristiche tipiche delle tartarughe in natura. Questi animali dall’aspetto un po’ primitivo e distaccato, in realtà, sanno essere grandi giocherelloni. Ci sono delle tartarughe, ad esempio, che si trasformano in calciatori provetti se vedono un pallone. Sono anche, però, molto litigiose tra loro, come ci ricorda la gelosia di Franklin per l’arrivo di una sorellina.

Alla ricerca di Nemo 

Scorza e Guizzo sono le tartarughe che troviamo nel cartone animato “Alla ricerca di Nemo”. Scorza ha 150 anni ma lo spirito da giovane surfista lo porta a divertirsi come un pazzo lasciandosi trasportare dalle correnti oceaniche. Guizzo è il figlio di Scorza con una forte personalità, tipica di chi ha la saggezza di affrontare la vita in maniera gioiosa ma al tempo stesso calma e rilassata, con la sicurezza tipica di chi ha raggiunto la pace interiore. Ciò non significa che sia pacato, al contrario Guizzo sprizza energia, ama divertirsi e fa amicizia facilmente.

Kung-fu Panda 

Anche in Kung Fu Panda troviamo una tartaruga, e per la precisione solo all’inizio del cartone animato. Oogway è, infatti, il maestro di Shifu che, contro ogni immaginazione, prevede l’arrivo del Guerriero Dragone. Oogway è proprio la personificazione della saggezza. Memorabile è la sua frase rivolta al panda Po in un momento di sconforto di quest’ultimo: “Ti preoccupi troppo di ciò che era e ciò che sarà. C’è un detto: ieri è storia, Domani è un mistero ma oggi è un dono, per questo si chiama presente”. 

Così come ha la capacità di riconoscere nella fame smisurata del panda la conseguenza di un approccio ansioso nei confronti della vita, la vecchia tartaruga dimostra anche l’abilità nel farsi promettere dal suo allievo Shifu che crederà nelle doti del panda. L’insegnamento è semplice: anche quando crediamo che tutto sia perso e che non abbiamo possibilità di successo in quello che stiamo facendo, credere nel nostro progetto è un ottimo modo per trovare la tenacia e la volontà per raggiungere l’obiettivo.