Le prime tracce scritte dell’impiego della talassoterapia risalgono a Ippocrate ma sappiamo che era già in auge ai tempi di Egizi, Greci e Romani. Occorre però aspettare il XVIII secolo prima che studi più approfonditi venissero condotti, a distanza di pochi anni uno dall’altro, da Charles Russell, nell'opera The use of sea water, e da Claude Bernard e René Quinton.
Come funziona la talassoterapia
La talassoterapia si basa sul principio secondo il quale la composizione dell’acqua di mare è simile a quella del plasma umano. Di conseguenza dovrebbe essere possibile assimilarne gli oligoelementi attraverso la cute.
Racchiude in sé diverse pratiche che si differenziano tra loro per l’elemento naturale impiegato. La climatoterapia marina, per esempio, sfrutta il clima: gli aerosol con l’acqua di mare aiutano nella cura di disturbi legati al tratto respiratorio, mentre i raggi solari hanno un effetto benefico sulle patologie ossee o relative al sistema endocrino.
Benefici derivano anche dai bagni in acqua di mare (balneoterapia) che possono essere caldi (temperature attorno ai 50°C) o freddi (temperature comprese tra i 20 e i 27°C). Quando all’acqua di mare vengono aggiunti altri elementi come l’anidride carbonica, l’ozono o le alghe si parla di bagno attivato.
Sabbiature e fanghi invece sfruttano un altro componente dell’ambiente marino, la sabbia appunto, come coadiuvante nella cura di disturbi legati all’apparato muscolo-scheletrico, siano essi di natura traumatica o reumatica.
Si ritiene poi, ma anche in questo caso non sono presenti evidenze scientifiche, che la talassoterapia sia in grado di attenuare disturbi della sfera emotiva come stress post traumatico, ansia e depressione.
Controindicazioni
La talassoterapia non è raccomandata a coloro che soffrono di patologie legate al sistema nervoso (come l’epilessia) o cardiovascolare. Le concentrazioni di iodio poi la rendono una pratica non adatta a soggetti affetti da disturbi della ghiandola tiroidea. Infine, la talassoterapia è sconsigliata alle donne in gravidanza o che allattano al seno.