inNaturale
Home
>
Strage di balene grigie: la scienza cerca risposte

Strage di balene grigie: la scienza cerca risposte

La popolazione delle balene grigie è in continuo calo. Le loro migrazioni nel Pacifico sono sempre più problematiche e gli esperti indagano sulle cause.

Le balene grigie sono bellissimi cetacei migratori che spendono la loro vita tra l’Artico e il Pacifico. I dati sui loro numeri sono purtroppo allarmanti e gli esperti stanno cercando di comprendere la causa del brusco calo di popolazione. Le conseguenze per le comunità che contano sulle balene grigie per il turismo potrebbero rivelarsi drammatiche, ma le speranze per il futuro non mancano.

Balena grigia

Le balene grigie:

Le balene grigie sono cetacei della famiglia delle Eschrichtiidae, che raggiungono le 40 tonnellate di peso e i 15 m di lunghezza. Nei mesi estivi si nutrono e si accoppiano nell’Artico. In inverno migrano invece nelle calde acque della Bassa California, in Messico, per dare alla luce i piccoli. Dal 2016 al 2020 il numero degli esemplari è calato di quasi un quarto, riducendosi da 27.000 a 20.500, e le nascite continuano, purtroppo, a diminuire. Le balene spiaggiate, poi, sono state 4 volte di più rispetto al passato. Gli esperti calcolano che, per ogni cetaceo trovato sulla spiaggia, ve ne siano almeno 5 morti in mare.

Le cause:

A causare questa moria di balene grigie sono diversi elementi. Il cattivo stato di nutrizione rappresenta la problematica principale ed è immediatamente riconducibile al riscaldamento globale. Le balene grigie, infatti, accumulano il grasso per la lunga migrazione cibandosi di anfipodi. Il ghiaccio nell’Artico si scioglie, però, sempre più rapidamente e questo inficia la crescita di alghe, principale sostentamento per questi piccoli crostacei. L’inquinamento, in particolare quello da plastica, rappresenta poi, una causa complementare. Accertare il deperimento delle balene non è stato, però, facile e ha richiesto l’impiego di droni e l’esecuzione di diverse necropsie. Cali di popolazione simili si sono comunque verificati anche in passato e alcuni ipotizzano che si tratti di un sistema naturale per ristabilire l’equilibrio.

Il futuro:

Il futuro delle balene grigie solleva diverse preoccupazioni. Queste sono, infatti, animali sentinella per la salute degli oceani. Il loro ruolo è fondamentale per l’intero ecosistema e molte specie dipendono dalla loro sopravvivenza. A contare su questi straordinari cetacei sono poi le popolazioni locali nella Bassa California, già provate dalla pandemia. Lì l’ecoturismo occupa un posto di rilievo, grazie ai tour alla ricerca di piccoli di balena, condotti da guide del posto. Le balene grigie hanno, comunque, già mostrato grandi capacità di adattamento, adeguando le loro rotte alla presenza di nutrimento. Gli scienziati confidano dunque nella loro resilienza e nella possibilità di un nuovo recupero.

La situazione delle balene grigie fa riflettere. Le immagini di questi cetacei con i loro cuccioli, impegnati a sguazzare nei pressi delle barche di turisti hanno fatto il giro del mondo. Ancora una volta il cambiamento climatico rischia di privare il pianeta di uno spicchio di bellezza. L’umanità non può che rammaricarsi, compiendo, come primo passo, un’assunzione di responsabilità.


REDAZIONE
REDAZIONE
Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte