Stop allo sfruttamento dei cavalli, Bruxelles passa alle carrozze elettriche

Il turismo fatto di giri in carrozza nelle città più belle del mondo è molto popolare ma oggi le realtà che scelgono di dire stop allo sfruttamento dei cavalli sono sempre di più. In Europa l’ultima frontiera dell’innovazione nel campo arriva da Bruxelles che, invece di rinunciare alla suggestiva attività, ha deciso di puntare sull’elettrico. I nuovi veicoli sono all’avanguardia e la speranza è che l’upgrade attragga i visitatori.

Carrozze elettriche per dire stop allo sfruttamento cavalli
La decisione di Bruxelles di dire stop allo sfruttamento dei cavalli per scopi turistici risale a un paio di anni fa. Thibault Danthine, ex operatore del settore che ha cessato la propria attività nel 2022, ha investito diverse centinaia di migliaia di euro nei mezzi, rendendo la capitale belga la prima città in Europa a elettrificare tali veicoli.
Le carrozze hanno un’autonomia di 120 chilometri e ciò permette di ricaricarle in media una volta ogni due giorni. Il marchio è noto come Anderson, dal nome dell’uomo che nel 1832 aveva realizzato una prima versione elettrica del mezzo. La flotta al completo dovrebbe comprendere, entro fine 2024, 3 mezzi.
Sfruttamento cavalli: perché molti vorrebbero le carrozze vietate?
Lo sfruttamento dei cavalli per fini turistici viene ormai contestato da molti e la decisione di Bruxelles è stata accolta con entusiasmo dagli attivisti del settore. Negli ultimi anni le ondate di calore sempre più frequenti e violente hanno portato molti animali a malori o morte e ciò ha alimentato le proteste.
I cavalli si trovano, per altro, spesso costretti a lavorare per molte ore al giorno, trasportando carichi che possono raggiungere i 900 chilogrammi e a muoversi per rumorose aree trafficate, che per loro rappresentano uno stress. Danthine ha, poi, specificato che le manifestazioni di disapprovazione per il settore si stavano negli anni moltiplicando. Questo, insieme alla difficoltà di reperire personale qualificato, ha portato l’imprenditore al cambio di rotta.
Sostenibilità e stop allo sfruttamento dei cavalli
La rotta inaugurata da Bruxelles non fa segnare solo un altro passo verso lo stop allo sfruttamento dei cavalli. Essa promuove anche il turismo sostenibile e l’economia. Anche se lo sviluppo dei veicoli ha richiesto tempo e denaro, infatti, Danthine ha sottolineato che i costi di mantenimento quotidiani degli innovativi mezzi sono nettamente inferiori a quelli connessi alla gestione degli equini.
Non è, poi, più necessario cercare operatori che sappiano parlare più lingue e gestire gli animali. Le carrozze elettriche rimangono, per altro, in funzione anche nelle giornate torride e permettono di effettuare tour più lunghi. I turisti arrivano, quindi, a visitare in un unico viaggio i bastioni della città vecchia, Saint-Géry, la Bourse, il Manneken Pis, Mont des Arts e Sainte-Catherine. Il prezzo è di 70 € a gruppo e le stime suggeriscono che l’attrazione possa richiamare circa 15.000 passeggeri all’anno.
Le realtà che hanno deciso di dire no allo sfruttamento dei cavalli con delle leggi si stanno moltiplicando. Tra queste rientrano: Chicago, Montreal e Praga ma, talvolta, garantire l’applicazione delle normative appare complicato. New York è, invece, tra le metropoli dove i tour rimangono permessi. Dato che il cambio dei mezzi non sembra avere ripercussioni economiche, gli animalisti sperano che l’upgrade attragga sempre più operatori del settore.
