Cavalli, come sono stati domati 4000 anni fa? La scienza ha delle risposte

Per l’uomo il momento in cui i cavalli sono stati domati è rimasto a lungo tempo un mistero. Un nuovo studio pubblicato su Nature sembra ora pronto a chiarire i dubbi e a fornire nuove indicazioni. Il lavoro si dimostra innovativo e, ancora una volta, la natura ci aiuta a comprendere molto della storia dell’uomo.

Nuove scoperte sui cavalli
Le domande su come e quando i cavalli siano stati domati dall’uomo sono rimaste per la scienza a lungo un mistero. Si credeva, infatti, che le origini del moderno equus potessero essere fatte risalire a 5.500 anni fa. Le indagini sul DNA degli antichi quadrupedi hanno, però, mostrato una grande varietà genetica non riconducibile agli antenati dei cavalli di oggi. Le piste legate a penisola Iberica, Turchia e Siberia sono state escluse come false e ora un team di 162 scienziati, ha nuove risposte. I ricercatori hanno analizzato i genomi di 273 cavalli vissuti in Eurasia tra il 50.000 e il 200 a.C. e li hanno poi confrontati con quelli degli esemplari di oggi.
Quando sono stati domati i cavalli?
Grazie all’impegnativo studio le circostanze in cui i cavalli sono stati domati appaiono più chiare. Il periodo prima considerato di transizione, che andava da 6.000 a 4.000 anni fa, è stato ristretto. Tra il 2.200 e il 2.000 a.C., infatti, una sola specie, prima caratteristica delle steppe pontico-caspiche, ha iniziato a diffondersi. Le popolazioni selvatiche della zona Atlantica e della Mongolia sono state così rimpiazzate in soli 500 anni. Questo ha coinciso, secondo gli scienziati, con il momento in cui l’uomo ha preso il controllo della riproduzione dei cavalli, favorendo una crescita del numero di esemplari senza precedenti. I nuovi cavalli si sono affermati anche grazie alla loro maggiore docilità e alla colonna vertebrale più robusta.
Cavalli e uomo
Comprendere come e dove i cavalli siano stati domati apre importanti prospettive. Questi animali hanno, infatti, influito in modo decisivo sulla vita dell’uomo. I cavalli sono, dunque, diventati presto fondamentali per l’agricoltura, insostituibili in guerra e preziosi per commercio e alimentazione. La pratica di montare a pelo è diventata velocemente obsoleta e la qualità delle selle è risultata, in alcune antiche battaglie, persino decisiva. Il nuovo studio prova, poi, che i cavalli si sono diffusi in Asia di pari passo con le lingue indo-iraniane, ma che le migrazioni delle popolazioni delle steppe verso l’Europa nel III millennio a.C. non possono essere collegate a questi animali.
Gli studi su come i cavalli sono stati domati hanno permesso di ottenere informazioni che sono insieme traguardo e punto di partenza. Oggi tendiamo a dimenticarcene, ma l’umanità rappresenta solo un elemento della complessa storia del pianeta. Forse questa consapevolezza provoca un non troppo gradito bagno di umiltà, ma per l’ingegno umano, la voglia di mettere insieme tutti i tasselli del puzzle è di certo il carburante migliore.
