Squali bioluminescenti, uno studio ne ha individuati altri tre

Nell'oceano nuotano animali che possono illuminarsi quasi come delle lampadine. Non sono creature fantastiche, bensì degli squali bioluminescenti, cioè con la capacità emettere luce da alcune parti del loro corpo. Questa caratteristica è stata riscontrata anche in altre specie, ma gli ultimi studi stanno ampliando il numero di squali in grado di risplendere nel buio.

Nuove specie di squali bioluminescenti
La scoperta di nuovi squali bioluminescenti è stata effettuata da Jerome Mallefet e da una squadra di scienziati del National Institute of Water and Atmospheric Research e dall’Université Catholique de Louvain del Belgio. I ricercatori hanno trascorso un mese su un peschereccio e tra gli esemplari di squali raccolti vivi con le reti ne hanno individuati alcuni bioluminescenti.
Tra questi rientrano lo squalo lanterna ventrenero, lo squalo lanterna australe e lo squalo zigrino. Tutte e tre le specie vivono nelle profondità dell'oceano, in quella zona definita "crepuscolare" per via della scarsa luce che riesce a penetrare dalla superficie. Questa fascia di estende tra i 200 e i 1.000 metri di profondità.
Pelle luminosa
I ricercatori hanno scoperto che questi squali bioluminescenti sono in grado di emettere luce grazie a delle speciali cellule della pelle. Queste ultime sono chiamate fotociti e, anche se sono già conosciute dagli scienziati, non è ancora chiaro il meccanismo con il quale possono emettere luce. Lo studio condotto da Mallefet ha però aggiunto un pezzo di conoscenza sulle tre specie analizzate.
Infatti, il team di ricerca ha confermato che questi squali bioluminescenti possono attivare i fotociti tramite gli ormoni e la melatonina. Quest'ultima è una sostanza chimica che nei mammiferi permette di regolare le ore di attività e quelle di riposo durante nell’arco della giornata. Esistono altri meccanismi di bioluminescenza in altri animali. Ad esempio, le lucciole sono dotate di specifici organi contenenti sostanze chimiche (tra cui la luciferina) che emettono luce interagendo con l'ossigeno.
Mimetizzarsi nell’ambiente
Le tre specie di squali bioluminescenti hanno adottato la strategia di emettere luce per mimetizzarsi con l'ambiente circostante. Questa strategia non è nuova tra le creature pelagiche e si chiama "controilluminazione", la quale rende più difficile essere attaccati dal basso da un predatore. Infatti, il ventre più chiaro della preda si mimetizza con la luce (anche se poca) che proviene dalla superficie.
Tuttavia, non è solo questa l'unica ipotesi del motivo per cui questi squali sono bioluminescenti. Infatti, i ricercatori hanno trovato dei fotociti anche sulle pinne dorsali. Gli scienziati hanno ipotizzato che, in questo caso, la bioluminescenza possa servire agli squali anche per comunicare tra loro.
Maggiori studi
Mallefet e il suo team di ricerca sono rimasti stupefatti dalla scoperta fatta e non vedono l'ora di proseguire gli studi sulla bioluminescenza. Infatti, si stima che il 10% delle 540 specie note di squali abbiamo la caratteristica di illuminare parti del corpo e di mimetizzarsi con l'ambiente. Solo con nuove ricerche sarà possibile confermare le stime degli scienziati.
