Gli squali sono attratti dalle metropoli: l’inquietante rivelazione di uno studio

La scienza ha di recente scoperto che tra i più insospettabili frequentatori delle metropoli figurano gli squali. A mostrarlo ci ha pensato uno studio pubblicato in Marine Ecology Progress Series grazie a cui gli scienziati hanno constatato più di un dato sorprendente. Le motivazioni coerenti per i predatori non mancano ma, ancora una volta, la sfida è ora favorire una tranquilla convivenza tra uomo e fauna.

Lo studio
Lo studio su come gli squali si comportino nei pressi delle metropoli è stato condotto da un team dell’Università di Miami. Tra il 2015 e il 2019 gli scienziati hanno tracciato i movimenti di 24 squali leuca, 27 squali nutrice e 36 squali martello maggiore nella Biscayne Bay. Lo scopo era capire se gli enormi pesci appartengano a quei tipi di animali che evitano l’ambiente urbano, come lupi e grizzly, o a quelli che si sono adattati a frequentarlo, come piccioni e opossum. Le ricerche sull’argomento sono oggi poche. L’urbanizzazione è, però, in costante aumento. Si prevede, poi, che entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città, per lo più nei pressi delle coste, e il nuovo lavoro testimonia la necessità di prepararsi al meglio a tale situazione.
Squali attratti dalle metropoli
Lo studio si è rivelato per gli scienziati sorprendente. Essi si aspettavano di vedere gli squali rimanere ben distanti dalle metropoli, ma si sono trovati davanti l’opposto. Gli enormi pesci sono apparsi assidui frequentatori delle coste di Miami a qualsiasi ora del giorno e con ogni livello di affollamento. Le stime rivelano, per altro, che il numero di questi animali che si avvicinano ai centri urbani è destinato ad aumentare. Ad attirare gli squali sarebbero diversi fattori. In primis lo scarico di acque reflue in mare, viste come fonte di nutrienti. Gli abbondanti rifiuti alimentari marini gettati nella baia farebbero, poi, la loro parte, insieme al pesce avanzato dal Miami Seaquarium.
È pericoloso?
Leggere che gli squali si avvicinano senza timore alle metropoli potrebbe sollevare un po’ di inquietudine. La preoccupazione degli scienziati è, in realtà, tutta per i grandi predatori. Neil Hammerschlag, uno degli autori, ha affermato che con i loro movimenti essi si espongono a sostanze tossiche e alle catture accidentali connesse alla pesca. Per noi umani i rischi sembrano, invece, essere contenuti. Secondo i dati raccolti dal Florida Museum of Natural History, nel mondo gli attacchi di squali non provocati sono in media 72 all’anno. I ricercatori hanno, comunque, fornito un elenco delle zone preferibilmente da evitare per i bagnanti così da rendere ancora più pacifica la coesistenza.
Pensare agli squali che silenziosamente si avvicinano alle metropoli rimane poco rassicurante, ma la razionalità può aiutare a tenere sotto controllo la paura. L’uomo sta alterando gli equilibri del pianeta e la natura fa ciò che è in suo potere per adattarsi. Certo, forse, evitare di sentirsi risuonare nelle orecchie una certa famosa musichetta è a questo punto, un po’ complicato.
