Spremuta, centrifuga o frullato: come cambia la qualità degli alimenti

Cosa c’è di meglio di una spremuta, una centrifuga o un frullato fatti in casa per cominciare la giornata con la giusta carica? Eppure a seconda del metodo di spremitura che scegliamo il risultato sarà assai differente proprio perché ogni metodo agisce sugli alimenti alterandone le qualità organolettiche in modo unico. Quale tipo di spremitura è meglio scegliere quindi per ottenere il massimo dai nostri frutti o dalle nostre verdure?

Il risultato cambia a seconda del metodo di spremitura
Negli ultimi anni le macchine per la spremitura domestica sono diventate sempre più popolari con una ampia varietà di tipologie disponibili sul mercato. A seconda dello strumento che scegliamo di utilizzare il risultato può essere definito come spremuta, centrifuga o frullato.
Un frullatore a lame rotanti ad esempio trita frutta e verdura in modo rapido e il succo che ne risulta è tipicamente denso e ricco di polpa e fibra alimentare. Una centrifuga ad alta velocità invece “polverizza” frutta e verdura separando polpa e fibra e producendo un succo molto meno denso. Uno spremiagrumi tradizionale a bassa velocità produce anch’esso un succo denso e ricco di polpa e fibra ma producendo molto meno calore.
In Texas una ricerca sulla qualità di spremuta, centrifuga e frullato
Una recente ricerca della Texas A&M University ha voluto indagare come i diversi metodi di spremitura sono in grado di alterare i livelli fitochimici e antiossidanti. Queste componenti possono venire alterate dall’esposizione all’aria, alla luce al calore ecco perché differenti metodi di spremitura possono dare risultati diversi. Per verificare come i ricercatori hanno studiato gli effetti dei tre differenti metodi di “spremitura” su 19 tipi diversi di frutta e verdura
Come cambia il succo a seconda della spremitura?
I ricercatori hanno osservato come, in generale, il frullatore produceva succhi con le quantità più basse di alcune componenti desiderabili come, vitamina C, antiossidanti e fenoli; probabilmente per via dell’alto calore prodotto dal processo. Tra i tre procedimenti invece la spremitura tradizionale a bassa velocità è risultata mantenere tendenzialmente quantità più elevate di composti benefici anche se non per tutte le verdure testate: ad esempio nel caso di barbabietole o carote. Tuttavia le verdure frullate con un frullatore ad alta velocità contenevano quantità più alte di inibitori dell’amilasi che potrebbero aiutare a ridurre l’iperglicemia dopo i pasti.
Secondo i ricercatori quindi non esisterebbe un metodo “migliore” in assoluto dato che ogni tipo di frutta e verdura reagisce in modo diverso ai diversi metodi di spremitura. Per questo ulteriori indagini più approfondite sono necessarie per verificare il comportamento di ogni tipo di alimento a seconda della lavorazione.
