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Solo una nazione al mondo sta vincendo la battaglia contro la crisi climatica

Solo una nazione al mondo sta vincendo la battaglia contro la crisi climatica

Contro la crisi climatica solo una nazione la mondo starebbe facendo abbastanza secondo un nuovo rapporto.

Stiamo perdendo la nostra battaglia contro la crisi climatica e nessuno dei grandi paesi responsabili delle emissioni di gas serra starebbe facendo abbastanza. È quanto emerge dalle valutazioni di un nuovo rapporto del Climate Action Tracker, un gruppo di ricerca che tiene traccia dell'azione dei governi per il rispetto dell'accordo di Parigi dal 2009. Secondo l’analisi del CAT praticamente tutte le nazioni osservate stanno fallendo nell’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale al di sotto degli 1,5°C.

crisi climatica

La dura battaglia contro la crisi climatica

L'analisi ha esaminato le politiche contro la crisi climatica di 36 paesi, più l'Unione Europea. Secondo il sistema di valutazione utilizzato, solo un paese sarebbe in linea con gli obiettivi: il Gambia. Tutte le altre nazioni e, in particolare le nazioni più sviluppate responsabili per la maggior parte delle emissioni, hanno un voto insufficiente. Il Gambia ottiene un buon punteggio per il fatto che il suo contributo alla crisi climatica finora è molto limitato e quindi le sue politiche d’azione sono più incisive, spiegano i ricercatori.

Tra le nazioni considerate “quasi sufficienti” quindi con politiche al limite del necessario, si trovano: Costa Rica, Etiopia, Kenya, Marocco, Nepal, Nigeria e Regno Unito. Tra queste, solo il Regno Unito è parte del G20 e considerato uno dei principali emettitori di gas serra, contribuendo per circa l'1% delle emissioni globali.

Chi sta fallendo la lotta

Nella categoria “criticamente insufficienti” sono finiti 5 paesi: Iran, Russia, Arabia Saudita, Singapore e Thailandia. Altri grandi responsabili di emissioni di CO2 come Cina e Brasile sono giudicati “altamente insufficienti” mentre Unione Europea, Stati Uniti e Giappone, raggiungono, si fa per dire solo "l’insufficienza". Per ricercatori e ambientalisti si tratta di risultati decisamente preoccupanti.

Per evitare il peggio, entro il 2030 le emissioni di CO2 a livello mondiale dovrebbero essere ridotte di almeno il 50%. La situazione attuale mostra come i governi del pianeta sono ancora decisamente lontane dall’obiettivo. Se il trend attuale dovesse continuare, secondo il CAT, nel 2030 emetteremo ancora circa il doppio di quanto richiesto per restare in linea nella lotta contro la crisi climatica.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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