Settore idroelettrico: un futuro incerto a causa dell’impatto ambientale

Per la costruzione di un futuro sostenibile puntare sulle energie rinnovabili è fondamentale e il settore idroelettrico sembra destinato a dare un grande contributo. Guardare con obiettività all’impatto ambientale dei progetti legati a tale tecnica di produzione di elettricità è, però, inevitabile. I margini di miglioramento certamente non mancano, ma intervenire in modo concreto appare una necessità.

Impatto del settore idroelettrico
L’impatto ambientale del settore idroelettrico non è trascurabile. I grandi impianti alterano lo scorrere delle acque e a risentirne è la biodiversità. Le migrazioni dei pesci spesso vengono ostacolate, così come la loro attività riproduttiva o la circolazione di nutrienti. Ciò ha portato alcune specie all’estinzione. Le dighe sono, poi, un pericolo anche per l’umanità. Le tragedie a esse legate sono tristemente note e intere popolazioni sono state costrette a spostarsi. L’idroelettrico ha poi un impatto anche sulle emissioni, a causa della decomposizione della vegetazione sommersa dall’acqua. Il bilancio rimane per lo più positivo, ma in zone particolarmente calde e rigogliose, fra cui i tropici, esse a volte eguagliano quelle dell’elettricità prodotta da combustibili fossili.
Settore idroelettrico e futuro
Nel futuro del pianeta l’idroelettrico sembra destinato a occupare un posto di rilievo. Nel 2019 esso suppliva al 16% del fabbisogno mondiale di energia, superando di tre volte l’eolico e di sei il solare. La produzione di elettricità da impianti idroelettrici è cresciuta di due terzi tra il 2000 e oggi e nel futuro si attendono ulteriori miglioramenti. La volontà dell’International Hydropower Association sembra ora quella di autorizzare solo i progetti davvero sostenibili, ma il percorso è in salita. Oltre 500 dighe sono, infatti, in programma o già in costruzione in zone considerate a rischio e ciò preoccupa.
Intervenire sul settore idroelettrico
Rendere il settore idroelettrico sostenibile è cruciale. La possibilità di stoccaggio dell’energia costituisce una caratteristica chiave per il futuro delle rinnovabili e tale ambito è in questo senso competitivo. I sistemi di pompaggio idroelettrico permettono di reimmettere l’energia in eccesso nel sistema ed evitano perdite del 25%. Oggi si sta cercando di dotare ogni impianto di simili tecnologie, ma degli accorgimenti sono d’obbligo. Privilegiare i siti al largo, dove l’impatto su ambiente e umanità è minimo, è una prima buona strategia. Evitare le emissioni connesse alla sommersione di vegetazione e programmare progetti in base alla domanda è, poi, necessario. Controlli più numerosi ed efficienti rimangono, comunque, imprescindibili.
Il settore idroelettrico rimane al momento una grande risorsa per l’umanità e gli ingenti investimenti a esso connessi lo testimoniano. Riuscire a minimizzare il suo impatto su natura e popolazioni non sarà certo semplice, ma, nell’ottica della corsa contro il tempo che stiamo vivendo, non possiamo astenerci dal provarci. Fare in modo che diga non diventi sinonimo di desolazione è fondamentale.
