inNaturale
Home
>
Scienziati utilizzano il pop-corn al posto del polistirolo

Scienziati utilizzano il pop-corn al posto del polistirolo

Un gruppo di scienziati tedeschi ha ideato una alternativa per le confezioni in plastica utilizzando il pop-corn al posto del polistirolo.

Il pop-corn è tra gli snack preferiti di chi si vuole gustare un bel film. Il polistirolo è un materiale di origine plastica apprezzato per la sua leggerezza e la capacità di essere modellato in diverse forme. Cosa hanno le due cose in comune? Molto di più di quanto si può inizialmente immaginare. Ci scommettono i ricercatori tedeschi dell’Università di Göttingen che proprio nel pop-corn hanno trovato una alternativa al polistirolo e altre materie plastiche.

pop-corn polistirolo

Pop-corn per dire addio al polistirolo

Un imballaggio moderno deve soddisfare diversi requisiti specifici. In particolare trasporto, stoccaggio e estetica. Il problema, nella maggior parte dei casi, è che questi requisiti vengono soddisfatti con materie plastiche. In particolare il polistirolo risponde in modo eccellente a tutte queste richieste. Il suo problema: sono necessari secoli affinché si decomponga. Il polistirolo inoltre è difficilmente riciclabile; tanto difficile che nella maggior parte dei casi viene rifiutato dai centri preposti e finisce in discarica.

L’industria dell’imballaggio è oggi tra i più grandi utilizzatori di plastica. Quasi il 40% di tutta la plastica prodotta al mondo serve per gli imballaggi. Il pop-corn e il polistirolo tuttavia hanno una cosa in comune: il loro volume è composto fino al 95% di aria. Proprio questa particolarità è ciò che rende il polistirolo un materiale ideale. La differenza sostanziale tra i due è che una confezione fatta in pop-corn arriva da materiali naturali, rinnovabili e biodegradabili.

pop-corn imballaggio
Foto: Università di Göttingen

Come funziona l’imballaggio al pop-corn

L’idea di trasformare un gustoso snack in imballaggio è arrivata per prima al professor Alireza Kharazipour. Non si tratta dello stesso pop-corn di cui si può essere ghiotti, ma di una componente di scarto della produzione di corn-flakes. Questa parte non è commestibile e invece che venire smaltita viene sminuzzata in un “granulato” che può essere modellato in ogni forma necessaria. Il pop-corn così lavorato ha proprietà estremamente simili al polistirolo. Per quelle confezioni che hanno necessità idrorepellenti, gli scienziati hanno utilizzato una particolare pellicola bioplastica.

Proprio questo sarebbe il vantaggio di una confezione al pop-corn rispetto ad una in polistirolo: si tratta di un prodotto completamente naturale, riutilizzabile, biodegradabile o addirittura compostabile in casa. L’università ha già stretto accordi di licenza con l’azienda Nordgetreide per l’utilizzo commerciale del nuovo imballaggio. Sono inoltre in studio e lavorazione imballaggi e contenitori per diverse tipologie di prodotti.


REDAZIONE
REDAZIONE
Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte