inNaturale
Home
>
Sappiatelo, planisfero e mappamondo vi hanno sempre mentito

Sappiatelo, planisfero e mappamondo vi hanno sempre mentito

La Cina e la Russia ha praticamente la stessa superficie, mentre il monte Everest sui mappamondi in rilievo è accentuato di una decina di volte. Ecco come cambia la nostra percezione del mondo che ci circonda.

Quanto è grande l’Australia rispetto alla Groenlandia? E il continente africano quanto è realmente esteso? Potrebbe contenere, per esempio, Cina, Stati Uniti e India? Il nostro globo è così frastagliato come ce lo immaginiamo? O tutto sommato è più piatto di quanto potremmo immaginare? Tutte domande molto interessanti, che chiamano in causa in costante problema di percezione a cui sembriamo particolarmente legati. Ecco quali sono le vere proporzioni della nostra piccola perla blu.

Tutta colpa di Mercatore

Le cartine più comuni hanno sempre rappresentato il mondo in un modo molto diverso rispetto a quello che la geografia reale vorrebbe, addirittura Google Maps non riesce a scrollarsi di dosso questa errata percezione del globo. Tutta colpa di un singolo uomo in realtà, un grande cartografo belga di nome Gerhard Kremer, italianizzato come Gerardo Mercatore. Egli mise a punto un particolare modo per proiettare le mappe, ottimo per i navigatori che iniziarono a utilizzarlo sempre più spesso, a discapito delle reali proporzioni dei paesi.

Fin quando le mappe rappresentavano zone relativamente ristrette queste deformazioni prospettiche rimanevano poco evidenti, ma man mano che le loro dimensioni crescevano anche le proiezioni cambiavano, fino al nostro attuale e impreciso planisfero. Così nel nostro immaginario la Groenlandia è un paese enorme, salvo essere in realtà solo una deformazione: per intenderci ha una superficie minore dell’Algeria che abbiamo qui dietro l’angolo, qualcosa come 14 volte più piccola del continente africano. Questo continente è in realtà gigantesco, tanto da contenere India, Cina e Usa senza problemi. A proposito di Usa, sappiate che la superficie di questo paese è praticamente identica a quella del suo cugino del nord Canada, nonostante questo sembri molto più grande.

Anche il mappamondo non scherza

Tutta questa serie di problemi che potremmo definire «prospettici» non finisce qui, sembra aver contagiato anche la nostra percezione su quanto in realtà la terra sia piatta. No, non stiamo parlando del complotto che vorrebbe la terra alla stregua di un disco, piuttosto di quanto in realtà la sua superficie non sia così frastagliata come le mappe topografiche potrebbero suggerire. Qualcuno di voi avrà avuto modo di avere tra le mani un mappamondo in rilievo, e forse avrà notato come il monte Everest si elevi di oltre due millimetri rispetto alla restante superficie. Un rapporto giusto, no? Nemmeno per sogno, è stato esagerato di oltre 10 volte.

Ma questa caratteristica può essere spinta parecchio oltre: se si considera il monte Everest come il punto più alto - a 8,8 km di altezza - e la fossa delle Marianne come quello più basso - a circa 11 km di profondità - si scopre che un pancake è meno piatto. Avete letto bene, le irregolarità che presenta questo dolce dall’apparenza liscissima, se scalate su una dimensione terrestre, diventerebbero più accentuate rispetto a quelle che possiamo osservare sul nostro globo, molto più «piatto» di quanto siamo abituati a immaginare. Un globo composto da un sacco di acqua, giusto? Sbagliato di nuovo. Se la terra fosse grande quanto un mappamondo di dimensioni classiche, tutti gli oceani, i fiumi e i laghi messi assieme non arriverebbero a 15 millilitri di acqua.

Fonti: Vsauce (How Much of the Earth Can You See at Once?) Youtube - thetruesize.com - focus.it


Matteo Buonanno Seves
Matteo Buonanno Seves
Scopri di più
Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
Scopri di più
Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte