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Riso biologico tailandese: proprietà, benefici e sostenibilità

Riso biologico tailandese: proprietà, benefici e sostenibilità

Il riso biologico tailandese ha diverse proprietà e benefici, importanti al punto da spingere il governo a intavolare una campagna di sensibilizzazione su questo prodotto, considerato campione di sostenibilità.

Sentiremo sempre più parlare del riso biologico tailandese, un prodotto dalle numerose proprietà e benefici, al punto che perfino il governo del paese ha deciso di promuoverlo. Del resto stiamo parlando del settimo produttore mondiale, una posizione che rende la Thailandia un esperto del cereale, anche nella sua versione più sostenibile. La nazione per di più vuole scommettere sui prodotti biologici, al punto da convertire una fetta sempre maggiore della sua produzione.

Proprietà e benefici del riso biologico tailandese

Il profilo nutrizionale del riso varia molto in base alla varietà, alla regione in cui viene prodotto, ai fertilizzanti impiegati nella sua coltivazione. Ci sono alcuni aspetti però su cui si può generalizzare, anche per quanto riguarda il riso biologico tailandese. Un aspetto interessante, per esempio, è che la maggior parte del riso coltivato in questo paese è la varietà jasmine, ricca di carboidrati ma anche di proteine. Si trova una discreta quantità di fibre, nonostante siano più abbondanti nella versione integrale.

Sul fronte delle vitamine, il riso biologico tailandese è ricco della A, C e D, mentre per quanto riguarda i sali minerali, solitamente, si trovano buone quantità di ferro. Su quest’ultimo punto è abbastanza difficile parlare in termini assoluti, meglio guardare con attenzione la confezione e informarsi dal produttore. Tra i benefici del riso c’è quello di avere un effetto regolatore sull’apparato digerente, soprattutto l’intestino, riuscendo a promuovere la flora batterica più benefica. Si tratta, tra l’altro, di un prodotto naturalmente senza glutine, motivo per cui è spesso utilizzato come alternativa ad altri cereali.

La sostenibilità del riso biologico in Thailandia

Un aspetto da non sottovalutare però, quando si tratta di riso, è l’impatto ambientale di questa coltivazione: questa pianta, se cresciuta in maniera intensiva, può creare grossi problemi al territorio, oltre a richiedere grandi quantità di acqua. Il riso biologico tailandese invece è certificato proprio per la sua compatibilità con la natura che circonda i campi, non richiede una quantità esorbitante di risorse e vanta un riconoscimento globale.

Un aspetto sicuramente molto apprezzato è l’utilizzo ridotto di prodotti chimici, che permette minori contaminazioni nelle zone circostanti e quindi una maggiore biodiversità tra gli insetti e altri animali. Anche gli erbicidi sono stati messi al bando, in favore di tecniche meccaniche di precisione per eliminare le erbacce. In tutto questo anche i contadini saranno avvantaggiati, considerando il minor investimento in risorse necessarie per coltivare il riso biologico tailandese.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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