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Il riscaldamento globale sta dimezzando le popolazioni di insetti

Il riscaldamento globale sta dimezzando le popolazioni di insetti

L’azione di riscaldamento globale e tecniche agricole sta portando alla perdita della metà della popolazione di insetti in diverse parti del mondo

In un mondo colpito dal riscaldamento globale e da tecniche agricole basate sull’uso intensivo di suolo e pesticidi, gli insetti non se la passano bene. Anzi. Secondo un uovo studio condotto dai ricercatori dell'University College di Londra (UCL), l’azione combinata di crisi climatica e agricoltura sarebbe responsabile di una riduzione del 49% del numero totale di insetti in molte parti del pianeta. Una vera e propria apocalisse che si unisce alla perdita di moltissime altre specie sia animali che vegetali, tanto che gli esperti suggeriscono come stiamo già vivendo la sesta estinzione di massa.

insetti riscaldamento globale
Foto: JGGRZ @Pixabay

Riscaldamento globale, agricoltura e la crisi degli insetti

In uno studio pubblicato sulla rivista Nature, i ricercatori inglesi sono stati i primi a stabilire un’interazione tra riscaldamento globale e i cambiamenti suolo causati dall’agricoltura intensiva alla base della perdita di un gran numero di insetti in tutto il mondo. Secondo Charlie Othwaite, autrice principale dello studio, gli insetti sarebbero molto vulnerabili alle pressioni ambientali e l’estensione delle aree agricole sarebbe in espansione. La perdita di insetti, elemento chiave per la biodiversità e la catena alimentare, potrebbe essere estremamente dannoso non solo per l’ambiente naturale dove gli insetti svolgono un ruolo chiave, ma anche per la salute umana e la sicurezza alimentare. In particolare con la perdita di insetti impollinatori.

Una perdita generalizzata

Per il loro studio i ricercatori hanno circa 750mila registrazioni sulla popolazione riguardanti quasi 20mila specie differenti di insetti confrontandole coi dati riguardo al riscaldamento globale e all’impatto dell’agricoltura intensiva nelle aree studiate. Dai dati è emerso come nelle aree con agricoltura intensiva e notevole aumento delle temperature, il numero di insetti era inferiore del 49% rispetto agli habitat meno colpiti. Le aree tropicali sarebbero state particolarmente esposte. Meno colpite invece quelle aree dove l’agricoltura rimane a bassa intensità e in prossimità di un habitat naturale ideale. In questi casi la perdita è stata contenuta al 7%.

Insetti e riscaldamento globale: solo la punta dell’iceberg

I ricercatori sono convinti che il declino degli insetti dovuto a riscaldamento globale e agricoltura intensiva possa risultare addirittura maggiore di quanto i dati sembrino suggerire. “I nostri risultati potrebbero rappresentare solo la punta dell'iceberg” spiega Outhwaite. Molte aree avrebbero infatti visto perdite di biodiversità già prima dell'inizio del periodo di studio e lo studio in sé non avrebbe tenuto conto degli effetti di altri fattori umani come l'inquinamento. Questo significherebbe che l'impatto sull'intero ecosistema sarebbe ancora più grande rispetto alle stime, con conseguenze del tutto imprevedibili sugli equilibri futuri.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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