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RecuperAle, la birra che recupera cibo e persone

RecuperAle, la birra che recupera cibo e persone

La RecuperAle, realizzata in collaborazione con detenuti e utilizzando eccedenze alimentari di qualità, è la prima birra artigianale a valorizzare contemporaneamente materie prime ed esseri umani.

RecuperAle rappresenta un esperimento unico che coinvolge diversi soggetti e condensa in un solo sorso di birra una serie di messaggi positivi. L’idea nasce, infatti, dalla fusione di due realtà: Equo Evento e Vale la Pena.

Equo Evento è una Onlus, nata a Roma nel 2014, che raccoglie il cibo avanzato durante vari eventi, per destinarlo a mense caritatevoli. Vale la Pena è invece un birrificio artigianale con sedici diverse etichette, il cui impianto è situato nell’Istituto Agrario Emilio Serlini. I detenuti del carcere di Rebibbia partecipano alle cotte insieme agli studenti, imparando così come il lavoro possa rigenerare la dignità.

La prima birra RecuperAle

Dalla collaborazione di queste due realtà è nato un prodotto italiano di ottima qualità, il cui acquisto ha lo scopo di contribuire all’impatto sociale delle associazioni che lo sostengono. È stata realizzata una prima produzione pilota, per individuare la ricetta giusta e calibrare l’apporto di grandi quantitativi di cibo di scarto: in questo primo esperimento, per ogni cotta sono stati inseriti circa cinquanta chili di pane, salvati dalle discariche e rimessi in ricircolo contro lo spreco.

In particolare, il progetto RecuperAle prevede lo sviluppo di due diverse linee di produzione: una Pale Ale, dominata inevitabilmente dalle note di crosta di pane e con un corpo sostenuto, e una una classica birra a bassa fermentazione, rinfrescante e di più facile beva.

Il futuro del progetto RecuperAle

Le proposte non possono, tuttavia, essere realizzate nel piccolo impianto ora a disposizione, che è totalmente assorbito dalla produzione di base delle birre Vale la Pena. È, quindi, necessario l’affitto di un impianto: è stata avviata una raccolta fondi in crowdfunding, per iniziare con la produzione e rendere stabile il progetto, continuando a recuperare risorse umane e alimentari.

Per il futuro, il progetto è quello di far diventare RecuperAle una linea di birre, interamente dedicata alla produzione a partire da cibo sprecato: oggi l’ingrediente è il pane, domani magari potrà essere la frutta recuperata dai supermercati.

Fonti: RecuperAle


Caterina Limido
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Laureata in Scienze Gastronomiche, viaggio alla costante ricerca di nuovi spunti. Contagiosa nella passione e nella condivisione del mondo degli spirits, perennemente in bilico tra la filosofia del sapore e una degustazione di vino.
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