Nuovo record di piccantezza, ecco a voi il Dragon’s Breath

Probabilmente il Dragon’s Breath non potrà nemmeno essere mangiato senza una particolare lavorazione talmente alto è il suo livello di capsaicina, che fa segnare sulla scala di Scoville addirittura 2.48 milioni di unità, facendo perdere il primato al Carolina Reaper.
Dragon’s Breath, un incrocio pensato per altri scopi
Mike Smith è l’uomo dietro a questa scoperta, un tranquillo giardiniere del Denbighshire in Scozia che collaborando con la Nottingham Trent University è riuscito a sviluppare una varietà di peperoncini la cui piccantezza è tale da poter scatenare da poter causare una sorta di attacco anafilattico ai consumatori poco avveduti
Ma partiamo dal principio: il “soffio di drago” è nato come chicca per una competizione tra giardinieri che a cui il signor Smith partecipa da otto anni, anche se la collaborazione con l’università di Nottingham non era stata pensata esclusivamente per fini ‘estetici’: i ricercatori coinvolti nel progetto infatti sono convinti di poter impiegare l’olio estratto da questo frutto come alternativa agli anestetici comunemente in uso, a cui diverse persone risultano allergiche.
Un nuovo record di piccantezza, e anche di parecchio
Vi abbiamo già raccontato del Carolina Reaper, fino a qualche giorno fa considerato il peperoncino più piccante del mondo con le sue 1.569.300 unità Scoville, ma il nuovo record raggiunto in Scozia lo supera di quasi un milione di unità, facendo segnare addirittura le 2 milioni e mezzo di unità. Per intenderci, un jalapegno ne ha sulle 6000.
Come riporta il Telegraph, il suo ideatore ha commentato: «I’ve tried it on the tip of my tongue and it just burned and burned, I spat it out in about 10 seconds. The heat intensity just grows.»
In ogni caso il signor Smith è ancora in attesa che i membri della commissione dei Guinness World Records lo ufficializzino come il più piccante al mondo. Nel frattempo, meglio non provarlo a casa.
