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Recioto, Amarone e Ripasso, lo speciale legame dei tre vini simbolo della Valpolicella

Recioto, Amarone e Ripasso, lo speciale legame dei tre vini simbolo della Valpolicella

Recioto, Amarone e Ripasso, sono i tre vini più emblematici della produzione della Valpolicella. Non tutti sanno però che tra essi vi è uno stretto legame dato dai loro metodi produttivi.

Recioto, Amarone e Ripasso possono essere considerati i tre vini simbolo della Valpolicella. Non tutti sanno che questi tre vini, i primi due sono prodotti DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) mentre l’ultimo è DOC (Denominazione di Origine Controllata) sono strettamente legati tra di loro. I loro destini, infatti, si incontrano nel corso dei processi produttivi, dando vita a tre veri e propri gioielli del settore vitivinicolo italiano.

Legami e differenze

Il primo da citare dei tre prodotti è certamente il Recioto, uno dei vini più antichi d’Italia, prodotto al tempo degli antichi Romani quando nel territorio della Valpolicella, situato a metà strada tra il Lago di Garda e la provincia di Verona, vivevano i Reti, un popolo di origine celtica. Questo vino è prodotto utilizzando i vitigni: Corvina, Corvinone, Rondinella, con percentuali minori Forselina, Negrara e Oseleta. Dalla particolare forma dei grappoli della Corvina, appunto ad orecchio, «recia» in lingua veneta, deriva il nome del vino.

Il Recioto può, in un certo senso, essere considerato il capostipite degli altri due vini. Partendo dall’Amarone infatti esso è una diretta derivazione del più antico Recioto e le sue origini, come spesso avviene, vanno attribuite ad un errore. Nel 1936 infatti tra i muri della cantina sociale della Valpolicella, situata allora all’interno di Villa Mosconi ad Arbizzano di Valpolicella, il capo cantina Adelino Lucchese assaggiando una botte di Recioto dimenticata in affinamento affermo: «questo non è un Amaro, è un Amarone!» a sottolineare il forte gusto di questo nuovo prodotto.

Per fare chiarezza è necessario specificare che il Recioto è un vino abbastanza dolce, dal momento che la fermentazione viene bloccata prima che sia completata, impedendo così ai lieviti di completare la trasformazione di tutto lo zucchero in alcol. Come si può intuire dalla storia, nell’Amarone, la fermentazione viene portata a termine, convertendo tutto lo zucchero e dando vita ad un vino più amaro. L’Amarone viene infatti definito anche: Recioto Amaro o Recioto Secco. Un vino morbido e dalla forte personalità, a differenza del suo capostipite adatto a dolci e dessert, si sposa bene con carni rosse e pietanze saporite.

L’ultimo di questa prestigiosa triade enologica è il Valpolicella Ripasso, la cui produzione è strettamente legata a quella dell’Amarone. Il Ripasso infatti si chiama così perché per produrlo viene utilizzato il Valpolicella Base (prodotto con gli stessi vitigni) e «ripassato» prima di essere affinato in botte sulle vinacce appassite dell’Amarone (gli acini d’uva pressati) per un totale di 15-20 giorni. Queste rafforzano la struttura del vino, conferendogli delle note tipiche dell’Amarone, con la sua strutturazione più complessa.

Al di là dei curiosi metodi produttivi che li fanno incontrare l’uno con l’altro, questi tre vini sono l’emblema di un’eccellenza territoriale che ha origini antiche. Una sapienza costruita negli anni, capace di adattarsi e abbracciare l’innovazione senza mai lesinare sull’alta qualità e dimenticare le sue origini. Tre prodotti che spopolano anche sul mercato estero e che contribuiscono a far risplendere ancora di più il nostro paese nel firmamento eno-gastronomico internazionale.

I giovani al di sotto dell’età legale non dovrebbero bere alcol e in ogni caso il consumo di bevande alcoliche deve essere moderato. Bevete responsabilmente.


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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