Altro aspetto da considerare è la dimensione del forno. I forni da incasso possono essere da 60 o da 90 cm (le dimensioni più diffuse): più grande è la superficie da riscaldare, maggiore sarà anche il consumo di corrente.
Detto questo, non tutti sanno che il consumo maggiore del forno si ha nella prima mezz’ora. Questo è il lasso di tempo in cui lavora alla massima potenza per arrivare in temperatura. Un forno può impiegare quindi 800 Wh nei primi 20 minuti per arrivare a 180°C ma solo 1000 Wh (1kWh) dopo 60 minuti. Questo valore, moltiplicato per il prezzo della corrente al kWh (il chilowatt/ora è l’unità di misura standard del consumo di corrente) permette una stima approssimativa del costo dell’accensione. Considerate che il prezzo della corrente varia da gestore a gestore e in base alle fasce orarie. Solitamente quelle serali e del weekend sono le più economiche.
Come risparmiare energia con il forno elettrico
Detto questo, la prima considerazione da fare è che non vale la pena accendere il forno per riscaldare i cibi. Nella prima mezz’ora infatti si ha il grosso dell’assorbimento, quindi meglio optare per il fornello a gas, più veloce ed economico.
Conviene quindi accendere il forno, portarlo in temperatura e sfruttarlo per la preparazione di più pietanze, una dopo l’altra, in ordine di temperatura di cottura.
Se poi il vostro forno è dotato di modalità ventilata, grazie a una miglior distribuzione del calore potrete cuocere le pietanze a 10°C in meno rispetto alla modalità statica. Non solo otterrete una cottura migliore, ma anche un piccolo risparmio in bolletta.
Un'altra cosa che non tutti sanno è che il forno continua a cuocere per 15 minuti dopo lo spegnimento. Di conseguenza, lasciando chiusa la porta del forno, potrete impostare il timer di 15 minuti in meno. Aprire e chiudere in continuazione lo sportello del forno provoca infatti un continuo abbassamento della temperatura. Di conseguenza, non solo avrete un consumo maggiore, ma comprometterete anche la cottura degli alimenti più delicati.