Tra lago e stagno non c’è tecnicamente alcuna differenza, ma per prassi ampiezza, profondità e altri parametri fanno da discriminanti.
Capire la differenza tra lago e stagno non è semplice perché, a livello scientifico, essi sono del tutto simili. Nel tempo in limnologia, la scienza che studia gli specchi d’acqua interni dal punto di visa fisico e chimico, si sono affermati diversi criteri di distinzione. Non si tratta, in realtà, di veri e propri standard, ma guardare a profondità, ampiezza del bacino e caratteristiche dell’ecosistema appare fondamentale.
Cos’è un lago e cos’è uno stagno: significato e differenza
Per comprendere che differenza c’è tra lago e stagno è necessario partire dalla definizione. Entrambi gli ecosistemi possono essere presentati come dei corpi naturali di acque interne. La dicitura è, tecnicamente, riferibile al termine lago, ma appare evidente che essa riguarda anche i secondi ambienti. Entrano, allora, in gioco dimensioni e profondità.
Un lago viene comunemente considerato più profondo di uno stagno, nonché più ampio. A fare da discriminante è il fatto che all’interno del secondo la luce solare riesca a raggiungere ogni punto del fondale, mentre, nel primo esistano zone del tutto buie. La parola stagno fa, per altro, riferimento a una particolare caratteristica delle acque di tali bacini, che risultano, appunto, stagnanti.
Come sono le acque di lago e stagno: la differenza
La differenza tra lago e stagno risiede anche e soprattutto in alcune caratteristiche che le acque presentano. Nel primo bacino la temperatura dell’acqua risulta tutt’altro che uniforme e, anzi, man mano che si scende in profondità, essa diminuisce.
Negli stagni tale stratificazione è assente e i valori termici rimangono costanti. Entrambi gli ambienti possono essere caratterizzati dalla presenza di acqua dolce o salata. Nel mondo si trovano, poi, tanto laghi e stagni di origine naturale, quanto specchi creati dall’intervento dell’uomo.
Differenza tra l’ambiente del lago e quello dello stagno
Lago e stagno sono ambienti ricchi di flora e fauna, ma anche in questo caso è possibile soffermarsi sulla differenza tra gli ecosistemi. Nel primo caso la profondità dello specchio fa in modo che la presenza di piante radicate sia estremamente rara. Nel secondo queste ultime dominano il paesaggio e tutti gli organismi vegetali che prosperano nel bacino si trovano in zone fotiche.
Con tale termine si indicano quelle aree in cui, grazie alla luce solare, gli organismi vegetali riescono a svolgere la fotosintesi. Per la precisione in esse la quantità di materia organica generata durante tale processo supera quella consumata durante la respirazione. Per quanto la vegetazione risulti rigogliosa e variegata anche all’interno e nei pressi dei laghi, dunque, gli stagni appaiono ancora più verdeggianti.
La differenza tra lago e stagno non è facile da individuare soprattutto perché non è del tutto condivisa. In certi casi può accadere che quello che potrebbe essere comunemente ritenuto uno stagno venga definito lago e la mancanza di una classificazione univoca non permette di avere certezze. Entrambi gli ambienti rappresentano, comunque, una ricchezza tanto per la natura, quanto per l’umanità, e il cambiamento climatico pone serie minacce alla loro salute.