Calo di ossigeno nei laghi: la minaccia del riscaldamento globale

Un nuovo studio ha puntato l’attenzione sul calo di ossigeno nei laghi. I dati emersi sono allarmanti e ciò rappresenta una minaccia per ecosistemi e comunità. A causare il fenomeno è, purtroppo, ancora una volta, il cambiamento climatico e, persino dove l’ossigeno è in aumento, le conseguenze potrebbero rivelarsi devastanti. Le prospettive future non lasciano ben sperare e, ormai, intervenire tempestivamente è d’obbligo.

L’ossigeno nei laghi:
In un recente studio pubblicato su Nature un team di scienziati ha certificato un calo di ossigeno nei laghi. I ricercatori hanno utilizzato un campionario di 393 laghi collocati nella zona temperata della Terra. Al loro interno hanno analizzato 45.148 profili di temperatura dell’acqua e ossigeno disciolto in un intervallo di tempo tra il 1941 e il 2017. I risultati hanno mostrato negli ultimi 40 anni un calo dell’ossigeno disciolto del 5.5% nelle acque superficiali e del 18.6% in quelle profonde. Kevin Rose, biologo, ha spiegato che i laghi stanno perdendo ossigeno a una velocità da 2.75 a 9.3 volte maggiore rispetto agli oceani e ciò è allarmante.
Il ruolo del riscaldamento globale:
Il calo di ossigeno nei laghi è principalmente dovuto al cambiamento climatico. Per le acque superficiali la diminuzione è attribuibile a fenomeni fisici. La quantità di ossigeno che l’acqua può contenere diminuisce, infatti con l’aumento di temperatura. Essa è salita di 0.38 °C per decennio, causando un calo di concentrazione di ossigeno disciolto di 0.11 mg/l nello stesso intervallo. Per le acque profonde il fenomeno è invece dovuto a una marcata stratificazione termica. La differenza di densità inibisce lo scambio di acqua e l’ossigeno che le raggiunge cala. In un quarto dei laghi l’ossigeno è, invece, in aumento. Ciò è dovuto all’abbondanza di nutrienti, alimentati da scarti agricoli, e può scatenare pericolosi boom di alghe.
Una grave minaccia:
Il calo di ossigeno nei laghi costituisce una minaccia. Rose ha spiegato che tutte le forme di vita complesse dipendono dall’ossigeno e perderne significa mettere a rischio molte specie. Stephen Jane del Rensselaer Polytechnic Institute ha poi specificato che i laghi sono importanti sentinelle. Essi riflettono i cambiamenti ambientali di territori circostanti e atmosfera. Il fatto che stiano mutando così rapidamente mostra, dunque, quanto l’impatto del cambiamento climatico sia esteso. Tali ecosistemi occupano solo il 4% della superficie non ghiacciata della Terra, ma sono riconosciute come culle di biodiversità. Forniscono, poi, sostentamento, e introiti, a milioni di persone e la salute delle loro acque è quindi ancora più importante.
Il calo di ossigeno nei laghi di tutto il mondo deve far riflettere. Gli scienziati sperano ora che i risultati del nuovo studio smuovano cittadini e autorità e portino a interventi coerenti. Perché i pomeriggi in riva al lago possano rimanere sinonimi di relax, evitare di alimentare ciò che distrugge la natura che li abita appare una priorità.
