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Puntura d’ape: ecco cosa fare

Puntura d’ape: ecco cosa fare

Una puntura d’ape può, in alcuni casi, rivelarsi un problema serio e sapere cosa fare aiuta a evitare panico e complicazioni

Con l’arrivo della bella stagione dover far fronte ai disturbi connessi a una puntura d’ape è tutt’altro che insolito e sapere cosa fare aiuta a limitare i danni. Gonfiore, prurito e dolore rientrano tra i sintomi più comuni, ma esistono manifestazioni avverse a cui prestare più attenzione. Togliere il pungiglione è spesso il primo passo e per le fasi successive la natura ci viene incontro con una serie di efficaci rimedi.

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@envatoelements

Puntura d’ape i sintomi

La prima cosa da fare in caso di puntura d’ape è un’accurata valutazione dei sintomi. È più che normale, in primis, avvertire un dolore piuttosto intenso. In condizioni normali, poi, si verifica una reazione limitata alla porzione di pelle lesa, che implica arrossamento, gonfiore, prurito e bruciore. I sintomi si risolvono in genere spontaneamente entro qualche ora.

Diverso è il caso dei soggetti allergici. I sintomi d’esordio sono gli stessi, ma l’evoluzione è molto più severa. Si possono, allora, osservare, arrossamento e prurito diffuso a tutto il corpo. Il gonfiore è, poi, più esteso e interessa, in genere, maggiormente viso e labbra. Possono insorgere fastidio alla gola, difficoltà respiratorie, crampi addominali, nausea e vomito, tachicardia e abbassamenti di pressione. Nei casi più gravi i soggetti vanno incontro a shock anafilattico e si tratta di una vera e propria emergenza medica.

Puntura d’ape: cosa fare con il pungiglione

Quando ci si trova a fare i conti con una puntura d’ape una delle priorità è estrarre il pungiglione che, dotato di uncini, resta conficcato nella ferita. La sua presenza è abbastanza riconoscibile perché, al centro del ponfo, è possibile osservare un punto più scuro. Bisogna, quindi, procedere a toglierlo per evitare che il veleno continui a propagarsi nell’organismo. Per l’operazione è utile ricorrere a una pinzetta o di un ago sterilizzati. Dopo l’estrazione un’accurata disinfezione è d’obbligo.

Rimedi naturali in caso di puntura d’ape

Sapere cosa fare dopo una puntura d’ape significa anche conoscere una serie di rimedi naturali che possono tornare utili. È, in primis, utile applicare del ghiaccio o dell’acqua fredda sul ponfo, per evitare che si gonfi eccessivamente. Tra le opzioni troviamo poi:

  • Olio di lavanda: Questo aiuta a lenire prurito e gonfiore ed è sufficiente diluirlo in un olio vettore per poi applicarlo sulla ferita con un batuffolo di cotone
  • Tea Tree Oil: Questo, oltre ad alleviare il dolore, fa da antisettico naturale. Diluirne una goccia in un olio vettore è sufficiente.
  • Basilico: Esso è ricco di oli essenziali e, se applicato direttamente sulla ferita e lasciato in posa a lungo, è un toccasana.
  • Miele: Questo è un grande alleato contro dolore e prurito. È possibile applicarne una modesta quantità sulla puntura, per poi coprirla con una garza.
  • Bicarbonato: Una pasta densa ottenuta mischiando quest’ultimo e dell’acqua può aiutare, se spalmata direttamente sulla ferita, a neutralizzare il veleno. Il composto deve rimanere in posa per 15 minuti, poi si può procedere a sciacquare.
  • Aceto di mele: Tamponare la ferita con una garza imbevuta della sostanza per circa 15 minuti disinfetta e aiuta ad alleviare il prurito, oltre che il gonfiore.

Una puntura d’ape è, in molti casi, tutt’altro che un’emergenza, ma sapere cosa fare rimane utile. È bene ricordare che inoculando il pungiglione, le api muoiono e pungono, quindi, solo per estrema difesa. Se finiamo per trovarci a contatto con loro la miglior strategia consiste, allora, nell’evitare i movimenti bruschi, dato che questi potrebbero spaventare gli insetti.

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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