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Piante luminescenti: sembrano uscite da un film di fantascienza ma esistono

Piante luminescenti: sembrano uscite da un film di fantascienza ma esistono

Pubblicata su Science Advances, una ricerca svela come sia possibile realizzare piante luminescenti modificandole geneticamente.

La computer grafica ci ha abituato a grandi cose ma questa volta Photoshop non centra nulla. Le piante luminescenti esistono davvero, anche se non in natura, e sembrano proprio uscite da un film di fantascienza. Nate in laboratorio grazie a una modifica genetica, brillano di luce propria creando un effetto davvero singolare. La ricerca è stata pubblicata su Science Advances e presto la prima pianta luminescente sarà messa sul mercato. 

Piante luminescenti: sembrano uscite da un film di fantascienza ma esistono
@envatoelements

Piante luminescenti: tutto grazie a un fungo

Sono oltre quarant'anni che in laboratorio si cerca un modo per far "brillare le piante" e, complice la biotecnologia, i progressi sono stati tanti. Le prime piante luminescenti sono state create modificando i geni di una pianta madre e legandoli con quelli di cinque funghi luminescenti in natura. 

Tali geni sono precursori nella produzione di acido caffeico, una sostanza che a contatto con l'aria si ossida e rilascia un fotone, ossia luce. Viene poi nuovamente riconvertito in acido caffeico così che il ciclo possa ricominciare. Non è quindi necesssario prendersi cura della pianta in maniera particolare, utilizzando cioè concimi o terricci specifici. Sarà proprio la sua genetica a renderla bioluminescente

Lo studio pubblicato su Science Advances mette però in luce un nuovo aspetto che permetterebbe di semplificare ulteriormente le cose. Pare infatti che le piante abbiano esse stesse un gene in grado di sostituire quello di due ceppi fungini. Risulterebbe quindi più semplice trasformarle e renderle luminescenti con un "pacchetto" di geni inferiore e più semplice da gestire. 

Tra le aziende interessate c'è la Light Bio che ha già messo in preordine la Firefly Petunia, una varietà di petunia che deve il suo nome al colore che assumono i boccioli al buio, simile per l'appunto a quello delle lucciole. Si tratta quindi di una luce soffusa che l'azienda dice essere simile a quella lunare ma che in futuro sarà destinata a essere fino a 10 volte più luminosa

Inoltre, si sta studiando un modo per rendere la luce un indice dello stato di salute della pianta. Insomma, le piante "parleranno" comunicandoci ciò di cui avranno bisogno. 

Già in precedenza era stato pubblicato uno studio sulla rivista Nature, condotto in maniera congiunta dall'Imperial College di Londra, dalla Russian Academy of Sciences di Mosca e da una startup biotech (Planta) in cui si spiegava come fossero state rese luminescenti delle piante di tabacco. Lo scopo iniziale era di renderle più semplici da studiare ma da subito si era intuito il potenziale commerciale di tale risultato. Ci saranno presto delle piante luminescenti nelle nostre case? Probabile.


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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