inNaturale
Home
>
Perdita di insetti, i numeri sono da apocalisse

Perdita di insetti, i numeri sono da apocalisse

Uno studio ha ribadito che la perdita di insetti prosegue troppo rapida e che alla base del problema c’è un mosaico di cause spesso incompreso.

Il declino degli insetti è per il nostro pianeta una perdita di un’importanza capitale ma limitare i danni non è semplice. Secondo uno studio pubblicato in BioScience, alla base dell’ecatombe ci sono centinaia di cause tra loro intrecciate. Il guaio è che spesso il quadro d’insieme sfugge persino agli scienziati e che il tempo comincia davvero a scarseggiare.

Perdita di insetti, i numeri sono da apocalisse
@envatoelements

Quali sono le cause della perdita di insetti? 

A concentrarsi sulla perdita di insetti con una prospettiva del tutto innovativa ci ha pensato un team della Binghamton University di New York. I ricercatori hanno cercato di rispondere al quesito su quali siano le cause del declino dei piccoli animali sul nostro pianeta. Per farlo hanno analizzato 175 revisioni scientifiche sull’argomento, che includevano circa 500 ipotesi riguardanti i fattori coinvolti. 

Hanno, poi, creato una fitta rete di oltre 3.000 collegamenti per intrecciare tra loro tali elementi. L’obiettivo era mappare quali fattori venissero maggiormente citati e quali risultassero più spesso legati gli uni agli altri. È stato, dunque, possibile rendere evidenti percorsi apparentemente casuali. L’agricoltura intensiva è risultata la problematica più presente. Essa produce, però, per esempio, inquinamento e questo ha un impatto sugli insetti.

Perdita di insetti: perché ce ne sono meno? 

Il nuovo studio ha permesso di ottenere un quadro più chiaro riguardo a una problematica ben nota alla comunità scientifica. Nel 2017 è stato pubblicato uno studio che denunciava un declino del 75% delle popolazioni di piccoli animali in soli tre decenni. Da allora la situazione non è del tutto migliorata e, nonostante gli sforzi, la decimazione non si ferma. 

Alla base del problema ci sono, come visto, varie cause. In testa troviamo le pratiche agricole poco sostenibili, che distruggono gli habitat, mentre implicano l’uso di pesticidi dannosi per impollinatori e altre specie di insetti. Il cambiamento climatico non è da meno e la continua espansione delle aree urbane completa l’opera.

Combattere contro il pericolo perdita di insetti 

Il nuovo studio lancia un importante monito sulla perdita di insetti: è fondamentale non sottovalutare nessun fattore. I ricercatori hanno specificato, per esempio, che quando si parla dell’impatto del cambiamento climatico su questi animali, bisogna tenere presente tutti gli elementi a esso collegati, come innalzamento delle temperature e divampare più frequente di incendi

Oggi volta tali dinamiche vengono sottovalutate e il fatto che nessuno degli studi citi tra le cause determinanti per il declino gli eventi meteo estremi ne offre un esempio. Quando si parla di disturbi umani rappresentano, invece, delle variabili poco considerate anche l’impatto di guerre e ferrovie. A complicare ulteriormente la questione interviene il fatto che tutti gli elementi sono interconnessi in una sinergia difficile da decifrare.

Non fermare la perdita di insetti significa compromettere gli equilibri negli ecosistemi. L’80% delle piante dipende dai piccoli animali e lo stesso vale per il 60% degli uccelli che se ne nutre. Bisogna, allora, cessare di trattare gli insetti come se alcuni fossero di serie A e altri di serie B. Accanto ad api e farfalle, più studiate, ci sono altre specie altrettanto in difficoltà.


Alice Facchini
Alice Facchini
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte