Perché l’orso polare è in via di estinzione?
Affascinante e per certi versi ancora misterioso, l’orso polare è uno dei più grandi predatori rimasti sul pianeta. Oggi purtroppo la sua sopravvivenza è a rischio. A minacciare l’orso polare è una serie di molteplici fattori, spesso interconnessi tra loro, che ne stanno comportando un drastico calo della popolazione con prospettive poco entusiasmanti per il futuro. Ecco alcuni motivi del perché l’orso polare è in via di estinzione.
Perché l’orso polare è in via di estinzione: perdita di habitat naturale
Tra le ragioni del perché l’orso polare è in via di estinzione non si può non citare per prima la crisi climatica. Negli ultimi decenni, il clima del nostro pianeta si è riscaldato a un ritmo senza precedenti, provocando il progressivo scioglimento dei ghiacci artici e riducendo l’habitat ideale degli orsi polari. Secondo il WWF, nelle regioni dell’artico il riscaldamento globale sta colpendo a un ritmo di circa il doppio rispetto ad altre zone del pianeta. Il rapido scioglimento dei ghiacci dell’artico sta inesorabilmente riducendo gli spazi di vita e di caccia dell’orso polare.
Nelle vaste distese di ghiaccio, la dieta dell’orso bianco si basa principalmente sulla caccia alla foca ma, la rapida riduzione delle superfici ghiacciate consente alle foche maggiori possibilità di muoversi e quindi di sfuggire più facilmente alla caccia. La riduzione delle superfici ghiacciate inoltre obbliga l’orso polare a spostamenti più lunghi in acqua esponendolo a maggiori rischi di affaticamento e annegamento. Il frammentarsi dei territori artici inoltre spinge anche alla frammentazione delle popolazioni di orsi con maggiori difficoltà di incontrarsi e riprodursi.
Riduzione delle fonti di cibo
Un'altra minaccia per gli orsi polari e un’altra delle ragioni perché sono in via di estinzione riguarda la scarsità di cibo. La pesca e la caccia eccessive di specie marine, comprese le foche, stanno riducendo sempre più la disponibilità di prede per gli orsi polari, aumentando la pressione sulle loro risorse alimentari. Anche la crisi climatica influisce in questo senso: con un aumento della temperatura e dell’acidità dei mari che stanno compromettendo alla base l’intera catena alimentare artica, riducendo la quantità di cibo lungo tutta la catena e in particolar modo per il vertice occupato dagli orsi polari.
Attività umana e inquinamento
Il ritiro dei ghiacci artici sta aumentando le possibilità di sfruttamento industriale dei territori del polo nord. Le attività di transito commerciale e di estrazione di risorse naturali e persino attività turistiche sono in aumento. L’aumento della presenza umana nelle aree polari comporta un aumento dell’inquinamento dovuto alle attività correlate. A causa della loro posizione in testa alla catena alimentare, gli orsi polari sono particolarmente esposti agli effetti dell’inquinamento chimico di acque e suolo. Queste sostanze tendono ad accumularsi nei tessuti dell’orso aumentandone la fragilità e l’esposizione a malattie oltre che riducendone la fertilità. A preoccupare gli scienziati ancora una volta è lo scioglimento dei ghiacci che sta liberando virus e parassiti che potrebbero colpire l’orso polare aumentandone i rischi di estinzione. Ancora una volta la riduzione di habitat spinge sempre più orsi polari verso insediamenti umani popolati, esponendo gli orsi a contatti spesso letali con l'uomo.
