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Perché a San Biagio si mangia il panettone avanzato?

Perché a San Biagio si mangia il panettone avanzato?

A Milano, San Biagio si festeggia mangiando del panettone avanzato per proteggersi dal mal di gola e l’usanza ha origini antiche

Il 3 febbraio è dedicato nel calendario cristiano a San Biagio e a Milano per onorare il Santo è tradizione mangiare una fetta di panettone avanzato. A legare la figura dell’antico vescovo alla città all’ombra della Madonnina ci ha pensato una leggenda popolare. La fola vuole anche che i resti di dolce natalizio facciano da panacea contro il mal di gola, ma oggi a gioire è soprattutto l’economia.

San Biagio panettone
Foto: Décio Guanabarino Silveira @Pixabay

Chi era San Biagio?

Per capire come mai a Milano a San Biagio si mangia il panettone avanzato è necessario prima soffermarsi sulla figura del Santo. Biagio di Sebaste è stato un medico e un vescovo cristiano vissuto in Asia Minore a cavallo tra III e IV secolo d.C. Egli è morto martire, decapitato, per non rinnegare la sua fede, dopo essere stato torturato a lungo con un pettine di ferro. La Chiesa lo ha, poi, dichiarato Santo e protettore della gola attribuendogli un miracolo. Una madre avrebbe, infatti, portato dal religioso suo figlio morente, con una lisca di pesce conficcata in gola. San Biagio avrebbe dato al ragazzo una grossa mollica di pane che l’avrebbe rimossa, salvandolo.

San Biagio e panettone avanzato

La leggenda che ha dato origine alla tradizione del panettone di San Biagio è molto più recente e si può far risalire all’800 milanese. Si racconta che allora una donna portò a un frate di nome Desiderio un panettone perché lo benedicesse. Costui, molto impegnato, l’avrebbe invitata a tornare nei giorni successivi, ma spinto dalla gola, avrebbe poi mangiato man mano tutto il dolce. La donna sarebbe, dunque, tornata dal religioso il 3 febbraio e questi si sarebbe rassegnato a portarla davanti all’involucro vuoto. Una volta raggiunto il nascondiglio il frate si sarebbe, però, trovato davanti un panettone grande il doppio dell’originale. Il singolare miracolo sarebbe, dunque, stato attribuito a San Biagio.

Una tradizione sentita

Mangiare il panettone avanzato nel giorno di San Biagio è per i milanesi ancora oggi una tradizione molto sentita. Per onorare in modo corretto la leggenda in questo giorno si procede, dunque, ad aprire l’ultimo dolce conservato dal Natale e a consumarne una fetta, magari a colazione. Farlo significherebbe, secondo credenza popolare, proteggersi dai malanni alla gola, di cui il Santo è protettore.

Coloro che, per l’occasione, comprano il panettone ex novo sono, comunque, sempre di più. Il prodotto viene venduto a prezzi inferiori rispetto a quelli che si osservano nei periodi pre-natalizi e molte pasticcerie hanno trasformato la ricorrenza in un business.

La tradizione che vuole che San Biagio venga festeggiato mangiando una fetta di panettone avanzato collega passato e presente della città di Milano. Essa rappresenta, infatti, un lascito di quella Storia contadina che oggi appare tanto lontana e che restituisce un’immagine che si discosta da quella dell’odierna metropoli. Il famoso proverbioSan Bias el benediss la gola e el nas” completa il quadro.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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